Curtain Call: The Hits raccolta discografica |
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Artista | Eminem
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Pubblicazione | 6 dicembre 2005
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Durata | 111:17
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Dischi | 2
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Tracce | 24
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Genere | Hip hop[1]
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Etichetta | Shady, Aftermath, Interscope
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Produttore | Eminem, Dr. Dre, P. Diddy, The 45 King, Jeff Bass, Louis Resto, Mike Elizondo, Mel Man, Chucky Thompson, Mario "Yellow Man" Winans, D.J. Head & F.T.B.
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Registrazione | 1999-2005
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Certificazioni originali |
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Dischi d'oro | Austria[3] (vendite: 15 000+) Brasile[4] (vendite: 50 000+) Francia (2)[5] (vendite: 200 000+) Germania (5)[6] (vendite: 500 000+) Grecia[7] (vendite: 10 000+) Hong Kong[8] (vendite: 10 000+) Sudafrica[9] (vendite: 20 000+) Svezia[10] (vendite: 20 000+) Svizzera[11] (vendite: 20 000+)
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Dischi di platino | Australia (12)[12] (vendite: 840 000+) Danimarca (7)[13] (vendite: 140 000+) Europa (2)[14] (vendite: 2 000 000+) Irlanda (7)[15] (vendite: 105 000+) Giappone (2)[16] (vendite: 500 000+) Nuova Zelanda (5)[17] (vendite: 75 000+) Regno Unito (10)[18] (vendite: 3 000 000+)
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Dischi di diamante | Stati Uniti[19] (vendite: 10 000 000+)
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Certificazioni FIMI (dal 2009) |
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Dischi di platino | Italia[2] (vendite: 50 000+)
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Eminem - cronologia |
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Singoli |
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Curtain Call: The Hits è una raccolta del rapper statunitense Eminem pubblicata nel 2005.
Il disco è una raccolta dei più grandi successi del rapper statunitense, dall'inizio della carriera, con brani come My Name Is fino agli ultimi singoli di Encore, come Mockingbird e Like Toy Soldiers. Vi sono inoltre tre inediti: Fack, Shake That e When I'm Gone. L'album contiene come bonus track una versione live di Stan, cantata insieme a Elton John come risposta a chi ha accusato Eminem di omofobia.
Il secondo CD contiene, come prima traccia, il remix di una canzone di Biggie Smalls, realizzato in suo onore.
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- ^ Curtain Call: The Hits (certificazione), su FIMI. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ (DE) Eminem - Curtain Call: The Hits – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (PT) Eminem – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (FR) Eminem - Curtain Call - The Hits – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 20 aprile 2012.
- ^ (DE) Eminem – Curtain Call – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 3 marzo 2020.
- ^ (EL) Copia archiviata, su IFPI Greece. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2006).
- ^ (ZH) IFPI Hong Kong, http://www.riaj.or.jp/f/data/cert/gd.html. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (EN) Copia archiviata, su The Times. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2013).
- ^ (SV) Eminem – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (EN) ARIA Urban Albums Chart – 1 June, 2020, su ARIA Charts. URL consultato il 9 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2020).
- ^ (DA) Curtain Call: The Hits, su IFPI Danmark. URL consultato il 15 novembre 2023.
- ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2005, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
- ^ (EN) Copia archiviata, su Irish Recorded Music Association. URL consultato il 1º ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2009).
- ^ (JA) Recording Industry Association of Japan, http://www.riaj.or.jp/f/data/cert/gd.html. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (EN) Official Top 40 Albums - 24 February 2014, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (EN) Curtain Call: The Hits, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 novembre 2023.
- ^ (EN) Eminem - Curtain Call: The Hits – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato l'8 marzo 2022.