CyanogenMod sistema operativo | |
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Sviluppatore | Steve Kondik e la Community CyanogenMod (2013)
Cyanogen Inc. (2013-2016) |
Famiglia | mobile operating systems |
Release iniziale | 3.1 (Dream & Magic) (Settembre 2008) |
Release corrente | 14.1 (Nougat MR1 7.1) (Novembre 2016) |
Tipo di kernel | Linux (monolitico) |
Piattaforme supportate | ARM |
Metodo di aggiornamento | OTA, CWM, TWRP |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | Apache 2 and GPL v2[1] |
Stadio di sviluppo | terminato |
Sito web | www.cyanogenmod.org/ |
CyanogenMod (IPA: /saɪ.'æn.oʊ.dʒɛn.mɒd/) è stato un firmware disponibile per oltre trecento modelli di cellulari e tablet basati sul sistema operativo open source Android.
Lo sviluppo di CyanogenMod è cessato nel dicembre 2016 a causa di problemi dell'azienda costituita per sponsorizzarne lo sviluppo e detentrice del nome. Gli stessi sviluppatori hanno creato il fork LineageOS come continuazione del progetto.[2]
Offriva funzionalità e opzioni non disponibili sui firmware ufficiali, basati su Android, dei produttori di questi dispositivi, incluso un supporto nativo per i temi (conosciuto anche come "T-Mobile Theme Engine"), un codec per il Free Lossless Audio Codec (FLAC), cache compressa (compcache), un'estesa lista di APN, un client OpenVPN, un menu di reboot, supporto per Wi-Fi, Bluetooth e tethering USB, miglioramenti allo schedulatore del kernel e profili di overclock, pulsanti software (soft-button) e altre migliorie per i tablet, tasti di attivazione nella schermata delle notifiche (come Wi-Fi, Bluetooth, GPS e molti altri) e altre migliorie di interfaccia. CyanogenMod sosteneva di aumentare performance ed affidabilità paragonato ai firmware ufficiali.[3]
Sebbene solo una parte degli utenti di CyanogenMod decida di segnalare l'utilizzo del firmware,[4] al 20 gennaio 2014, CyanogenMod ha registrato oltre 5 milioni di installazioni attive su una moltitudine di dispositivi.[5]
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