Davide Dusmet | |
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Nascita | Napoli, 17 giugno 1881 |
Morte | Schokken, 24 novembre 1943 |
Cause della morte | polmonite |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Salka |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Cavalleria Fanteria |
Grado | Generale di brigata |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano (1915-1918) |
Comandante di | 1º Reggimento fanteria "Re" |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Generals[1] | |
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Davide Dusmet (Napoli, 17 giugno 1881 – Schokken, 24 novembre 1943) è stato un generale italiano che durante la seconda guerra mondiale fu richiamato in servizio temporaneo dal 10 febbraio 1942 ed assegnato al Presidio militare di Ragusa Dalmata. Dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943 venne catturato dai tedeschi a Ragusa e deportato nel campo Offizierlager 64/Z a Schokken, in Polonia, dove decedette la notte del 24 novembre, dopo alcuni giorni di ricovero in infermeria, per una bronchite non curata, trasformatasi in polmonite, secondo tra i generali caduti nei lager tedeschi. A seguire morirono, per le cattive condizioni di salute e privi di assistenza sanitaria, anche i generali Umberto di Giorgio, Armellini Chiappi e Rodolfo Torresan.