Era considerata una pioniera della chimica quantistica molecolare polare.[3][4] Dal 1995 al 1997 lavorò con Eric Cornell e Carl Wieman al JILA, dove fu coinvolta in alcuni dei primi studi sui gas diluiti condensati di Bose-Einstein.[5] Nel 2003 il team della professoressa Jin del JILA realizzò il primo condensato fermionico, una nuova forma di materia.[6] Usò trappole magnetiche e laser per raffreddare i gas atomici fermionici a meno di 100 miliardesimi di grado sopra lo zero, dimostrando con successo la degenerazione quantistica e la formazione di un condensato molecolare di Bose-Einstein.[7][8] Jin fu spesso citata come un probabile candidato per il premio Nobel per la fisica.[9][10] Nel 2002 la rivista Discover la definì una delle 50 donne più importanti della scienza.[11]
^Copia archiviata, su JILA, University of Colorado. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
^Copia archiviata, su Annenberg Learner, Annenberg Foundation. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
^B DeMarco, J Bohn, and E Cornell (2016) "Deborah S. Jin", Nature 538(7625), 318.
^Copia archiviata, su Science News, Nasa Science, 12 febbraio 2004. URL consultato il 21 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2011).
^ Molly Galvin, Academy Honors 15 for Major Contributions to Science, in News from the National Academy of Sciences, 16 gennaio 2014. URL consultato il 3 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).