Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Le defensine sono una famiglia di proteine deputate, come dice il nome stesso, alla difesa di un organismo dall'attacco di potenziali patogeni.[1] Sono una famiglia di proteine molto antiche e con una struttura altamente conservata in mammiferi, insetti e piante.[2][3] Sono dei corti peptidi, lunghi da 29-34 aminoacidi, di natura anfipatica che riescono ad inserirsi nelle membrane e inducono la formazione di pori con conseguente morte per lisi della cellula.[1]
Esistono due principali categorie di defensine: α e β e si differenziano per il tipo di cellula produttrice e quindi per la localizzazione.
Le α sono prodotte principalmente dai neutrofili (contenute nei granuli primari) e dalle cellule di Paneth; vengono prodotte e secrete in forma inattiva di propeptide e sono attivate da un taglio proteolitico ad opera della tripsina.[4]
Le β sono prodotte dalle cellule epiteliali non appartenenti al tratto digestivo: del tratto respiratorio, del tegumento, del tratto urogenitale e della lingua.[5]
^ab Andrew H. Lichtman, Shiv Pillai, Abul K. Abbas, Immunologia cellulare e molecolare, Elsevier Italia, ISBN978-88-214-3963-6.
^Shunyi Zhu, Steve Peigneur, Bin Gao, Yoshitaka Umetsu, Shinya Ohki, Jan Tytgat. Experimental Conversion of a Defensin into a Neurotoxin: Implications for Origin of Toxic Function. Mol Biol Evol (2014) DOI: 10.1093/molbev/msu038