Dignitatis Humanae

La Dignitatis Humanae è una dichiarazione del Concilio Vaticano II sulla libertà religiosa. Approvato con 2 308 voti favorevoli e 70 contrari dai vescovi radunati in concilio, fu promulgato da papa Paolo VI il 7 dicembre 1965.

Il titolo latino Dignitatis Humanae significa circa la dignità dell'uomo e deriva dalle prime parole del decreto stesso.

Essa rappresenta l'affermazione del principio della libertà religiosa. Un certo numero (circa il 10%) dei padri conciliari erano su posizioni favorevoli al principio della tolleranza religiosa; al momento della firma del documento solo 70 non lo firmarono.

L'enciclica fu aspramente contestata da Mons. Marcel Lefebvre e da numerosi cattolici tradizionalisti. Nel 1965 il cardinale Giuseppe Siri intervenne in suo favore, anticipando quell'ermeneutica della continuità che fu propria anche di papa Benedetto XVI.[1]

  1. ^ Siri e la libertà religiosa, su La Nuova Bussola Quotidiano, 6 febbraio 2012.

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