Dimetrodon

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Dimetrodon
Scheletri completi di D. incisivum, presso il Royal Tyrrell Museum
Intervallo geologico
cisuraliano (permiano inferiore)
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SuperclasseTetrapoda
ClasseSynapsida
Ordine† Pelycosauria
Famiglia† Sphenacodontidae
Sottofamiglia† Sphenacodontinae
GenereDimetrodon
Cope, 1878
Nomenclatura binomiale
† Dimetrodon limbatus
Cope, 1878 (originariamente Clepsydrops limbatus)
Sinonimi
  • Bathyglyptus
    Case, 1911
  • Embolophorus
    Cope, 1878
  • Theropleura
    Cope, 1878
  • Eosyodon
    Olson, 1962
  • Bathygnathus
    Leidy, 1854
Specie

Dimetrodon (il cui nome significa "denti di due misure") è un genere estinto di sinapside sfenacodontide vissuto durante il periodo Permiano, tra circa 295 e 272 milioni di anni fa, nell'età del Cisuraliano (Sakmariano-Kunguriano).[1][2][3] Appartenente alla famiglia degli Sphenacodontidae, Dimetrodon è noto soprattutto per la caratteristica vela dorsale, formata da processi spinali allungati e collegati tra loro tramite uno strato di pelle. Questo animale quadrupede aveva un cranio alto e arcuato, dotato di grandi denti di dimensioni variabili lungo le mascelle, che gli conferivano il nome. La maggior parte dei fossili di Dimetrodon è stata rinvenuta nel sud-ovest degli Stati Uniti, in particolare nei depositi geologici dei Red Beds in Texas e Oklahoma. Fossili più recenti sono stati ritrovati anche in Germania. Fin dalla sua descrizione nel 1878, sono state attribuite a questo genere oltre una dozzina di specie.

Sebbene spesso confuso con i dinosauri nella cultura popolare, Dimetrodon si estinse circa 40 milioni di anni prima della loro comparsa. Nonostante l'aspetto simile a un rettile, Dimetrodon è più strettamente imparentato con i mammiferi, pur non essendone un diretto antenato.[2] Viene infatti classificato come un "proto-mammifero" (stem-mammal) all'interno del clado Synapsida, che comprende anche i mammiferi moderni.[2] Al contrario, dinosauri, rettili e uccelli appartengono al clado separato Sauropsida. Una caratteristica distintiva di Dimetrodon e degli altri sinapsidi è la presenza di un'apertura temporale unica nel cranio, situata dietro ciascun occhio, oltre ad altre particolarità craniche che lo differenziano dai sauropsidi.

Nel suo habitat del Cisuraliano, Dimetrodon era probabilmente uno dei superpredatori dominanti, cacciando pesci e tetrapodi, tra cui rettili e anfibi. Le specie più piccole del genere potrebbero aver occupato nicchie ecologiche diverse. Numerose ipotesi sono state avanzate sulla funzione della vela dorsale. In passato, si riteneva che fosse utilizzata per la termoregolazione, consentendo all'animale di assorbire o disperdere calore più rapidamente. Tuttavia, con la scoperta dell'endotermia negli sfenacodontidi,[4] questa ipotesi è stata messa in discussione. Attualmente, si ritiene che la vela avesse principalmente una funzione legata al richiamo sessuale, analogamente a strutture simili in altri animali come Sphenacodon ed Edaphosaurus.

  1. ^ Dimetrodon, su Paleobiology Database. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2013).
  2. ^ a b c K. D. Angielczyk, Dimetrodon is Not a Dinosaur: Using Tree Thinking to Understand the Ancient Relatives of Mammals and their Evolution, in Evolution: Education and Outreach, vol. 2, n. 2, 2009, pp. 257-271, DOI:10.1007/s12052-009-0117-4.
  3. ^ Huttenlocker, A. K., and E. Rega. 2012. The Paleobiology and Bone Microstructure of Pelycosauriangrade Synapsids. Pp. 90–119 in A. Chinsamy (ed.) Forerunners of Mammals: Radiation, Histology, Biology. Indiana University Press.
  4. ^ Ancestry of mammalian 'warm-bloodedness' revealed, su sciencedaily.com, Society of Vertebrate Paleontology, 29 ottobre 2015. URL consultato il 29 ottobre 2015.

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