Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
- Dipendenza
- Stato medico caratterizzato da ricerca compulsiva di stimoli gratificanti, nonostante le conseguenze negative
- Comportamento di dipendenza
- Comportamento che è al tempo stesso gratificante e di rinforzo
- Farmaco-dipendenza
- Farmaco che è al tempo stesso gratificante e di rinforzo
- Tossicodipendenza
- Stato di adattamento associato a una sindrome di astinenza al momento della cessazione dell'esposizione ripetuta a uno stimolo (ad esempio, l'assunzione di farmaci)
- Tolleranza inversa o sensibilizzazione al farmaco
- Effetto crescente di un farmaco derivante dalla somministrazione ripetuta a una data dose
- Sindrome da astinenza
- Sintomi che si verificano al momento della cessazione del consumo ripetuto di sostanze
- Dipendenza fisica
- Dipendenza che comprende i sintomi persistenti di astinenza fisica-somatico (ad esempio, la fatica e il delirium tremens)
- Dipendenza psicologica
- Dipendenza che comprende i sintomi di astinenza emotivo-motivazionali (ad esempio, disforia e anedonia)
- Stimoli rinforzo
- Stimoli che aumentano la probabilità di comportamenti ripetuti associati loro
- Stimoli gratificanti
- Stimoli che il cervello interpreta come intrinsecamente positivo o come qualcosa a cui avvicinarsi
- Sensibilizzazione
- Risposta aumentata a uno stimolo derivante dalla ripetuta esposizione a esso
- Disturbo da uso di sostanze
- Condizione in cui l'uso di sostanze porta a una compromissione funzionale significativa o disagio
- Tolleranza
- Diminuzione dell'effetto di un farmaco dovuto alla somministrazione ripetuta a una data dose
La dipendenza fisica è una condizione causata dall'uso cronico di una sostanza che dà tolleranza, in cui un'improvvisa o graduale riduzione del farmaco provoca sintomi fisici spiacevoli.[5][6] La dipendenza fisica è in grado di svilupparsi da un uso terapeutico a basso dosaggio di alcuni farmaci come benzodiazepine, oppiacei, antiepilettici e antidepressivi, così come l'abuso delle stesse sostanze, ma a scopo ricreativo come appunto l'alcol, gli oppioidi, le benzodiazepine e altro.
Se maggiore è la dose utilizzata, maggiore è la durata dell'utilizzo e l'inizio è precoce, vi sono evidenze scientifiche che la dipendenza fisica peggiora e la sindrome da astinenza può essere più grave: sindromi acute di astinenza possono durare giorni, settimane o mesi. La sindrome da astinenza protratta, nota anche come sindrome post-acuta da sospensione (post-acute-withdrawal syndrome o "PAWS" in inglese), è una prosecuzione con sintomi più lievi dell'astinenza acuta, di solito si riflette in un modello remittente-recidivante, spesso con conseguente ricaduta e prolungata disabilità tanto da escludere la possibilità di occupazione regolare. La sindrome da astinenza protratta può durare per mesi, anni, o a seconda di fattori individuali, a tempo indeterminato.
La sindrome di astinenza protratta è nota per essere il più delle volte causata da benzodiazepine.[7] Per fugare l'associazione popolare con la dipendenza, la dipendenza fisica ai farmaci è talvolta paragonata alla dipendenza da insulina da parte di persone affette da diabete.[8]
- ^ Nestler EJ, Cellular basis of memory for addiction, in Dialogues Clin. Neurosci., vol. 15, n. 4, dicembre 2013, pp. 431–443, PMC 3898681, PMID 24459410.
«Despite the importance of numerous psychosocial factors, at its core, drug addiction involves a biological process: the ability of repeated exposure to a drug of abuse to induce changes in a vulnerable brain that drive the compulsive seeking and taking of drugs, and loss of control over drug use, that define a state of addiction. ... A large body of literature has demonstrated that such ΔFosB induction in D1-type [nucleus accumbens] neurons increases an animal's sensitivity to drug as well as natural rewards and promotes drug self-administration, presumably through a process of positive reinforcement ... Another ΔFosB target is cFos: as ΔFosB accumulates with repeated drug exposure it represses c-Fos and contributes to the molecular switch whereby ΔFosB is selectively induced in the chronic drug-treated state.41. ... Moreover, there is increasing evidence that, despite a range of genetic risks for addiction across the population, exposure to sufficiently high doses of a drug for long periods of time can transform someone who has relatively lower genetic loading into an addict.»
- ^ Malenka RC, Nestler EJ, Hyman SE, Chapter 15: Reinforcement and Addictive Disorders, in Molecular Neuropharmacology: A Foundation for Clinical Neuroscience, 2nd, New York, McGraw-Hill Medical, 2009, pp. 364–375, ISBN 978-0-07-148127-4.
- ^ Glossary of Terms, su Mount Sinai School of Medicine, Department of Neuroscience. URL consultato il 9 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2019).
- ^ Volkow ND, Koob GF, McLellan AT, Neurobiologic Advances from the Brain Disease Model of Addiction, in N. Engl. J. Med., vol. 374, n. 4, gennaio 2016, pp. 363–371, DOI:10.1056/NEJMra1511480, PMID 26816013.
- ^ Definition of physical dependence - NCI Dictionary of Cancer Terms, su cancer.gov. URL consultato il 18 febbraio 2015.
- ^ All about Addiction, Medical News Today. URL consultato il 18 febbraio 2015.
- ^ Landry MJ, Smith DE, McDuff DR, Baughman OL, Benzodiazepine dependence and withdrawal: identification and medical management, in J Am Board Fam Pract, vol. 5, n. 2, 1992, pp. 167-75, PMID 1575069.
- ^ (EN) Withdrawal From Antidepressants: Symptoms, Causes, Treatments, su WebMD. URL consultato il 20 febbraio 2016.
«These symptoms are not technically the same thing as physical "withdrawal" from a drug.... Unlike drug withdrawal, antidepressant discontinuation effects are not related to addiction but can reflect physiological consequences of stopping a drug, just as when someone with diabetes stops insulin.»