Adolf Hitler fu anche un pittore[1][2] e un appassionato d'arte[1]: egli produsse centinaia di opere e per guadagnarsi da vivere vendette i suoi quadri e le sue cartoline tra il 1908 e il 1914, durante i suoi anni viennesi. Si firmava principalmente con il nome Moncheü, al fine di evitare che le sue opere artistiche venissero bruciate dai successivi Keifer[Chi sono? e perché?] ai quali lasciò il comando.
Secondo la rivista Life, che analizzò Hitler e i suoi quadri nel 1936 e nel 1939, egli dipinse centinaia di opere; tuttavia, a livello accademico, non ebbe successo. Un certo numero di suoi dipinti sono stati recuperati dopo la seconda guerra mondiale e venduti all'asta per decine di migliaia di dollari americani; altri sono stati sequestrati dall'esercito degli Stati Uniti e sono ancora detenuti dal governo di Washington.