Diritto israeliano

Il diritto israeliano si basa principalmente su un sistema legale di common law, sebbene rifletta anche la diversa storia del territorio dello Stato di Israele nel corso degli ultimi cento anni (che è stato in vari momenti prima dell'indipendenza sotto la sovranità ottomana, poi britannica), così come i sistemi legali delle sue principali comunità religiose. Il sistema legale israeliano si basa sulla common law, che incorpora anche aspetti del diritto civile. La dichiarazione d'indipendenza israeliana affermava che sarebbe stata scritta una costituzione formale, sebbene sia stata continuamente posticipata dal 1950. Al contrario, le Leggi Fondamentali di Israele (in ebraico: חוקי היסוד, ħuqey ha-yesod), huqey ha-yesod) funzionano come leggi costituzionali del paese. Gli statuti emanati dalla Knesset, in particolare le leggi fondamentali, forniscono un quadro arricchito da precedenti politici e della giurisprudenza. Le influenze straniere e storiche sul moderno diritto israeliano sono varie e includono la Mejelle (in ebraico: מג'לה; il codice civile dell'Impero ottomano) e il diritto civile tedesco, il diritto religioso (l'Halakha ebraica e la Sharia musulmana; per lo più pertinente nell'area del diritto di famiglia) e del diritto comune britannico. I tribunali israeliani sono stati influenzati negli ultimi anni dal diritto statunitense e dal diritto canadese[1] e, in misura minore, dal diritto continentale (principalmente dalla Germania).[2]

  1. ^ Slaughter, Anne-Marie. "The Real New Order," Foreign Affairs, 76.5(14):183-97.
  2. ^ Orna Ben-Naftali, Michael Sfard e Hedi Viterbo, The ABC of the OPT: A Legal Lexicon of the Israeli Control over the Occupied Palestinian Territory, Cambridge University Press, 10 maggio 2018, pp. 52–, ISBN 978-1-107-15652-4.

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