La suddivisione del mondo in Nord e Sud, in funzione del suo sviluppo socioeconomico, e l'uso di questi termini per una descrizione geopolitica, sono una costruzione geopolitica che avviene prima di tutto negli USA nel secondo dopoguerra, utilizzando il testo di Josué de Castro "Geopolitica della Fame". Questo libro fa seguito al discorso di Truman del 1947 dove annuncia che gli USA combatteranno in tutto il mondo la povertà e il sottosviluppo perché questo produce popolazioni scontente e sensibili quindi alle "sirene" dei comunisti.
Nasce così questa costruzione che si trasformerà in una rappresentazione geografica Nord vs. Sud. Il primo utilizzo di Global South in senso politico contemporaneo è stato nel 1969 da Carl Oglesby, scrivendo sulla rivista cattolica Commonweal in un numero speciale sulla guerra del Vietnam. Oglesby sosteneva che secoli di "dominio del nord sul sud globale […] [sono] confluiti […] per produrre un ordine sociale intollerabile"[1]. Arriverà poi nel 1980 il titolo del rapporto della commissione presieduta da Willy Brandt[2], sullo sviluppo internazionale[3], ed oggi fa parte del linguaggio delle Nazioni Unite.[4]
≥ 0.900 0.850–0.899 0.800–0.849 0.750–0.799 0.700–0.749 | 0.650–0.699 0.600–0.649 0.550–0.599 0.500–0.549 0.450–0.499 | 0.400–0.449 ≤ 0.399 Dati non disponibili |