Dolce stil novo

«Di questo dolce stil novo il precursore fu Guinizzelli, il fabbro fu Cino, il poeta fu Cavalcanti.»

Il dolce stil novo (o stil novo o stilnovismo) è l'importante corrente poetica che si diffuse in Italia tra la fine del '200 e l'inizio del '300, iniziata a Bologna da Guido Guinizelli (1235-1276) e sviluppata a Firenze da Dante, Cavalcanti e altri poeti.

Lo stil novo influenzò parte della poesia italiana fino a Francesco Petrarca: divenne guida, infatti, di una profonda ricerca verso un'espressione raffinata e "nobile" dei propri pensieri, staccando la lingua dal volgare municipale, e portando in tal modo la tradizione letteraria italiana verso l'ideale di un poetare ricercato e aulico. Nascono le rime nuove, una poesia che non ha più al centro soltanto la sofferenza dell'amante, ma anche le celebrazioni delle doti spirituali dell'amata, a prescindere dalla corresponsione o meno del sentimento amoroso (lo "stilo de la loda" dantesco). A confronto con le tendenze precedenti, come la scuola di Guittone d'Arezzo, la poetica stilnovista acquista un carattere qualitativo e intellettuale più elevato: il regolare uso di metafore e simboli, così come i duplici significati delle parole.

  1. ^ Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, in Storia della letteratura italiana, I, 1890, pp. p. 53, DOI:10.2307/40075628. URL consultato il 16 novembre 2023.

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