La domesticazione del fuoco[1], definita anche scoperta del fuoco[2] o controllo del fuoco[3], è l'acquisizione da parte dell'uomo della capacità di accendere un fuoco, mantenerlo acceso e impedire che si propaghi. Fu un punto di svolta nell'evoluzione culturale dei primi uomini, e consentì loro il possesso di una fonte di luce e calore. In particolare, tale scoperta permise la cottura dei cibi, l'espansione territoriale in climi freddi, lo sviluppo dell'attività umana nelle ore notturne, la protezione dai predatori e la costruzione di migliori utensili per la caccia e le altre attività.[4]
La domesticazione del fuoco fu un processo lento. Dapprima gli uomini impararono a controllare i fuochi accesi per cause naturali, e solo in un secondo momento appresero le tecniche necessarie per accendere un fuoco. Le prime evidenze di domesticazione del fuoco da parte del genere Homo variano tra 1,4 e 2,3 milioni di anni or sono, ma le prove di un controllo diffuso del fuoco da parte dell'uomo moderno risalgono a 125.000 anni fa[5].
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