Dominion

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Dominion era un termine, usato soprattutto prima del 1948[1], che designava alcuni territori dell'Impero britannico dotati di ampia autonomia politica e che successivamente sono divenuti membri indipendenti del Commonwealth.[2]

L'Impero britannico nel 1921

Tra gli Stati cui fu applicata tale definizione si ricordano il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda, Terranova, l'Unione Sudafricana e lo Stato Libero d'Irlanda.

Il termine fu utilizzato anche dopo il 1948 per alcune ex colonie che mantennero, anche dopo l'indipendenza, il monarca britannico come loro capo di Stato: esse sono gli attuali Reami del Commonwealth (Australia, Antigua e Barbuda, le Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Jamaica, Papua New Guinea, St Christopher e Nevis, St Lucia, St Vincent e le Grenadines, Nuova Zelanda, Isole Salomone e Tuvalu).[3]

  1. ^ W. D. McIntyre, The Strange Death of Dominion Status, in The Journal of Imperial and Commonwealth History, vol. 27, n. 2, 1999, pp. 193-212, DOI:10.1080/03086539908583064, ISSN 0308-6534 (WC · ACNP).
  2. ^ Amy McKeever, "How the Commonwealth arose from a crumbling British Empire", National Geographic, 12 September 2022.
  3. ^ (EN) King Charles III, the new monarch, su bbc.com, 9 settembre 2022.

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