Dragonfly | |||||
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Immagine del veicolo | |||||
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Dati della missione | |||||
Operatore | ![]() | ||||
Tipo di missione | Lander aerogiro | ||||
Destinazione | Titano, distesa di dune Shangri-La[1] | ||||
Esito | in sviluppo | ||||
Vettore | Delta IV Heavy, Space Launch SystemAtlas V 411 or equivalent[2] | ||||
Lancio | 2028 (previsto)[3] | ||||
Atterraggio | 2034 (pianificato) | ||||
Durata | 10 anni (pianificata) | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Potenza | 70 watt (tramite MMRTG) | ||||
Massa | ≈450 kg | ||||
Costruttore | Applied Physics Laboratory | ||||
Sito ufficiale | |||||
Programma New Frontiers | |||||
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Dragonfly è un veicolo spaziale di tipo drone che verrà inviato sulla superficie di Titano, la più grande luna di Saturno, per studiare la chimica prebiotica e la possibilità di esistenza di vita extraterrestre in ambienti diversi da quelli della Terra. Il veicolo sarà in grado di visitare diverse zone della superficie grazie alla possibilità di spostarsi in volo.[4][5][6]
Titano è l'unico corpo celeste del sistema solare, oltre alla Terra, ad avere una chimica complessa, ricca di carbonio e idrocarburi sulla superficie e con un oceano di acque interne, che lo rende un obiettivo prioritario per l'astrobiologia.[4] La missione è stata proposta nell'aprile 2017 all'interno del programma New Frontiers della NASA dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, ed è stata selezionata come uno dei due finalisti (su dodici proposte) a dicembre 2017 per perfezionare ulteriormente il concetto della missione.[7][8] Il 27 giugno 2019, Dragonfly è stata selezionata per diventare la quarta missione nel programma New Frontiers.[9][10]
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