Dream Theater | |
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I Dream Theater ad Assago nel 2020. Da sinistra: John Petrucci, James LaBrie, Mike Mangini, Jordan Rudess e John Myung | |
Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Progressive metal[1] |
Periodo di attività musicale | 1985 – in attività |
Etichetta | MCA (1989) ATCO (1992-1993) EastWest (1994-1998) Elektra (1999-2003) Atlantic (2004-2006) Roadrunner (2007-2016) Inside Out (2017-presente) |
Album pubblicati | 29 |
Studio | 15 |
Live | 11 |
Raccolte | 3 |
Opere audiovisive | 9 |
Sito ufficiale | |
I Dream Theater sono un gruppo musicale progressive metal statunitense, fondato a Boston nel 1985 da John Petrucci, John Myung e Mike Portnoy. Nonostante alcuni cambiamenti di formazione, i tre componenti originari sono sempre stati presenti nel gruppo fino all'8 settembre 2010, giorno in cui Portnoy decise di lasciare la formazione.[2] Sostituito da Mike Mangini per i successivi 13 anni, Portnoy ha fatto il suo ritorno nel gruppo nell'ottobre 2023. Dal 1991 James LaBrie è voce principale del gruppo, mentre Jordan Rudess ha preso il posto di tastierista nella formazione a partire dal 1999.
Nati inizialmente col nome di Majesty,[3][4] i Dream Theater sono diventati uno dei gruppi progressive di maggior successo commerciale degli anni novanta. La band è rimasta celebre negli anni, grazie anche alla qualità dei suoi componenti e ai progetti esterni a cui hanno preso parte: Petrucci fu chiamato per sei volte come terzo componente dei G3, nel 2009 fu nominato come il "secondo miglior chitarrista metal di sempre" da Joel McIver nel suo libro The 100 Greatest Metal Guitarists,[5] oltre ad essere stato inserito nella lista "Top 10 Greatest Guitar Shredders of All Time" stilata dalla rivista GuitarOne.[6] Il batterista Mike Portnoy ha vinto 29 premi dalla rivista Modern Drummer ed è la seconda persona più giovane ad essere stata inserita nella Rock Drummer Hall of Fame all'età di 37 anni.[7] Mike Mangini ha invece vinto cinque volte il titolo di WFD World's Fastest Drummer Extreme Sport Drumming.[8] John Myung fu votato come il più grande bassista di tutti i tempi in un sondaggio effettuato dalla rivista MusicRadar nel settembre 2010;[9] la stessa MusicRadar ha annoverato Jordan Rudess tra i migliori tastieristi di sempre.[10] Nel 2010 inoltre, i Dream Theater sono stati introdotti nella Long Island Music Hall of Fame.[11] Il simbolo del gruppo è lo stemma dell'anello di Maria Stuart di Scozia: raffigura la sua iniziale (M) incastonata con quella di suo marito, Francesco II di Francia (phi greco Φ).[12]
Il loro disco più venduto è Images and Words (1992), il quale fu certificato disco d'oro dalla RIAA e si piazzò alla posizione numero 61 della classifica Billboard 200, vendendo complessivamente 2 milioni di copie nel mondo.[13] Anche gli album Awake (1994) e Six Degrees of Inner Turbulence (2002) entrarono nella Billboard 200, rispettivamente alla posizione 32 e 46.[13] Metropolis Pt. 2: Scenes from a Memory entrò alla posizione 95 nell'edizione di ottobre 2006 della lista stilata dalla rivisita Guitar World relativa ai 100 migliori album di tutti i tempi,[14] oltre anche ad essere stato nominato il miglior album progressive di tutti i tempi secondo la rivista Rolling Stone.[15] Nel 2007 Systematic Chaos entrò nella Billboard 200 alla posizione 19,[13] mentre i successivi Black Clouds & Silver Linings e A Dramatic Turn of Events entrarono nella classifica statunitense rispettivamente alla posizione 6 e 8. Il singolo On the Backs of Angels, estratto da A Dramatic Turn of Events, ha ricevuto una candidatura ai Grammy Award nella categoria miglior interpretazione hard rock/metal, segnando la prima nomination in assoluto del gruppo ai Grammy Award.[16] A questa nomination hanno fatto seguito una seconda candidatura con The Enemy Inside nel 2014 ed una terza, vincente, con The Alien nel 2022.
Al 2011, i Dream Theater hanno venduto oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo.[17][18]