Eccidio di San Terenzo Monti eccidio | |
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Tipo | fucilazione e uccisione con armi da fuoco |
Data inizio | 17 agosto 1944 |
Data fine | 19 agosto 1944 |
Luogo | San Terenzo Monti |
Stato | Italia |
Provincia | Provincia di Apuania |
Comune | Fivizzano |
Coordinate | 44°10′23.25″N 10°02′55.88″E |
Obiettivo | Resistenza italiana e civili |
Responsabili | 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS" |
Motivazione | rappresaglia e Terra bruciata |
Conseguenze | |
Morti | 159 civili, tra cui donne, anziani e bambini |
Sopravvissuti | 3 |
L'eccidio di San Terenzo Monti è stata una strage[1] nazista avvenuta tra il 17 e il 19 agosto 1944 a San Terenzo Monti frazione del comune di Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara. Nel corso dell'eccidio persero la vita complessivamente 159 civili.
Il massacro, perpetrato dagli uomini della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS" al comando del maggiore Walter Reder, darà il via nella zona della Lunigiana, situata alle spalle della Linea Gotica e di grande importanza strategica, ad una serie di spaventose stragi contro la popolazione civile.