Effetto triboelettrico

Serie triboelettrica
massima carica positiva
pelle umana asciutta
amianto
vetro
mica
capelli umani
nylon
lana
pelliccia
piombo
seta
alluminio
carta
cotone
legno
acciaio
ambra
ceralacca
gomma dura
mylar
vetroresina
nichel, rame
ottone, argento
oro, platino
schiuma di polistirene
acrilico
poliestere
celluloide
orlon
schiuma di poliuretano
polietilene
polipropilene
PVC (cloruro di polivinile)
silicio
teflon
massima carica negativa

L'effetto triboelettrico è un fenomeno elettrico che consiste nel trasferimento di cariche elettriche, e quindi nella generazione di una tensione, tra materiali diversi (di cui almeno uno isolante) quando vengono strofinati tra di loro. La parola che descrive il fenomeno deriva dal greco tribos, che significa appunto strofinio (da cui deriva anche tribologia: studio dei fenomeni di attrito, triboluminescenza: emissione luminosa di alcuni materiali per strofinio). L'ambra, per esempio, può caricarsi elettricamente in questo modo e attirare corpi leggeri. Questa proprietà era nota fin dall'antichità (Talete di Mileto VI secolo a.C., Teofrasto di Ereso, Plinio il vecchio), e portò alla nascita della parola "elettricità", dal nome greco dell'ambra: elektron.

Secondo il teorema di Bohr-Van Leeuwen, l'effetto triboelettrico non si può spiegare per mezzo della fisica classica.


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