Egretta garzetta

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Garzetta
Egretta garzetta
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePelecaniformes
FamigliaArdeidae
GenereEgretta
SpecieE. garzetta
Nomenclatura binomiale
Egretta garzetta
Linnaeus, 1766
Areale

     visitatore estivo

     residente

     svernante

La garzetta (Egretta garzetta Linnaeus, 1766) è un uccello pelecaniforme della famiglia degli ardeidi.[2] Uccello di colore bianco con un sottile becco nero, presenta lunghe gambe nere e, nella sua versione occidentale, piedi gialli. Come il grosso degli uccelli acquatici si nutre in specchi poco profondi e sulla terraferma, cibandosi di animali di piccola taglia. Si riproduce in colonie, spesso con altre specie di uccelli acquatici, costruendo il proprio nido con rami di alberi, cespugli o canne da palude. In media deposita dalle tre alle cinque uova di colore verde-bluastro e la coppia si preoccupa dei nascituri per circa tre settimane. I giovani esemplari abbandonano il nido e raggiungono l'autosufficienza a circa sei settimane di età.

La sua area di distribuzione, concentrata in zone umide, temperate calde o tropicali, svaria dall'Europa all'Africa, dall'Asia all'Australia. Grazie alla sua grande capacità di adattamento, con il tempo si è spinto gradualmente sempre più verso nord, colonizzando stabilmente anche terre prima difficilmente raggiunte come il Regno Unito.[3]

Nei luoghi più caldi, la maggior parte degli uccelli risiede stabilmente; nelle comunità settentrionali, migra al fianco di altre specie ornitologiche in Africa e in Asia meridionale. Il volo che compiono alla fine dell'estate può procedere anche verso nord, dopo la stagione riproduttiva, ma la tendenza a non recarsi in luoghi fissi può spiegare il grande areale della specie. Un tempo comune in Europa occidentale, fu cacciato estensivamente nel XIX secolo, in virtù delle sue piume considerate una merce pregiata. In conseguenza di queste situazioni, si estinse nell'Europa nord-occidentale e il numero calò drasticamente anche nel sud. Intorno al 1950, le leggi introdotte nell'Europa meridionale finalizzate alla sua conservazione, hanno permesso all'egretta garzetta di riprendersi. All'inizio del XXI secolo, essa si riproduceva nuovamente in Francia, Paesi Bassi, Irlanda e Gran Bretagna. La specie ha di recente scoperto le rotte occidentali e sta procedendo la sua espansione fino al Nuovo Mondo: avvistata per la prima volta alle Barbados nel 1954, ha cominciato a riprodursi in loco nel 1994. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura ha valutato lo stato di conservazione globale dell'uccello come "specie a rischio minimo".[4]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2014, Egretta garzetta, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 7 novembre 2015.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Ardeidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 7 novembre 2015.
  3. ^ (EN) Leigh Lock e Kevin Cook, The Little Egret in Britain: a successful colonist (PDF), su britishbirds.co.uk, pp. 273-279. URL consultato il 15 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2016).
  4. ^ (EN) BirdLife International, Egretta garzetta, in Red List of Threatened Species, IUCN, 2016, DOI:10.2305/IUCN.UK.2016-3.RLTS.T62774969A86473701. URL consultato il 16 dicembre 2021.

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