Elcor town | |
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(EN) Elcor, Minnesota | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Stato federato | ![]() |
Contea | St. Louis |
Territorio | |
Coordinate | 47°30′19″N 92°26′28″W |
Altitudine | 470 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 55741 |
Prefisso | 218 |
Fuso orario | UTC-6 |
Cartografia | |
Elcor è un comune fantasma degli Stati Uniti d'America, situato nello stato del Minnesota, nella contea di St. Louis e abitato fra il 1897 e il 1956. Costruita sulla catena del Mesabi, fu un'area non incorporata fino al 1969,[1] quando i confini della vicina Gilbert furono estesi fino a includere l'area dove sorgeva.[2] Tuttavia, prima che Elcor rimanesse disabitata, non figurando nei registri censuari nazionali, i suoi abitanti erano comunque considerati cittadini di Gilbert.[3]
Nel novembre del 1890, i sette fratelli Merritt scoprirono giacimenti minerari nei pressi di Iron Mountain, scatenando una "corsa al ferro" senza precedenti nell'area del Mesabi.[4] Fu aperta la miniera di Elba nel 1897 (seguita dalla miniera di Corsica nel 1901), e sotto la direzione di Don H. Bacon, presidente della Minnesota Iron Company, fu disegnata la mappa catastale del paese. Entrambe le miniere furono date in locazione dalla Pickands Mather and Company a seguito della formazione della Corporazione Americana dell'Acciaio.[5][6][7] Con l'afflusso di persone di diversa etnia e nazionalità, Elcor, località mineraria costruita appositamente dalla compagnia per ospitare i propri minatori,[8] divenne in breve una rappresentazione dell'immigrazione verso gli Stati Uniti e della conseguente assimilazione culturale. Al culmine della sua attività, intorno al 1920, Elcor aveva due chiese, un ufficio postale, un emporio, una scuola primaria, una stazione ferroviaria e forze dell'ordine proprie, per una popolazione che toccava i 1 000 abitanti.[8] A questi era possibile possedere la propria casa, ma non il terreno su cui sorgeva, di proprietà della compagnia.[9][10]
Dopo la chiusura della miniera di Corsica nel 1954, la Pickands Mather and Company ordinò ai residenti di sgomberare la proprietà affinché si potesse riqualificare il territorio; per il 1956, Elcor fu del tutto abbandonata.[1][11][12] Dopo molti passaggi di proprietà, per acquisizione, fusione e bancarotta, nel 1993 l'Inland Steel Company diede inizio allo smantellamento dell'overburden da Elcor per costituire l'attuale miniera di Minorca.[1][13]
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