Ellen Ripley | |
---|---|
![]() | |
Universo | Alien |
Autore | Dan O'Bannon e Ronald Shusett |
1ª app. in | Alien (1979) |
Ultima app. in | Alien - La clonazione (1997) |
Interpretata da |
|
Voci orig. |
|
Voci italiane | |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | umana |
Sesso | Femmina |
Data di nascita | 7 gennaio 2092 |
Professione | ufficiale di bordo |
Il tenente Ellen Ripley è un personaggio immaginario apparso per la prima volta nel film di fantascienza Alien (1979), diretto da Ridley Scott, e la protagonista della serie cinematografica originale in quattro film (dal 1979 al 1997), dei relativi romanzi, fumetti e videogiochi tratti da essi.
Il personaggio è stato ideato da Dan O'Bannon e Ronald Shusett, e interpretato sul grande schermo da Sigourney Weaver. La rappresentazione di Ripley rimane il ruolo più famoso di Weaver, e la decisione di trasformarla da un tipico eroe maschile ad una eroina fu fatta da Ridley Scott stesso.[1] Inizialmente rappresentata come un'impiegata della corporazione immaginaria Weyland-Yutani, Ripley si trova nel corso della serie a doversi opporre ad essa, dopo che viene svelato che i suoi datori di lavoro intendono contrabbandare esemplari di Xenomorfo sulla terra.
Sia Alien che Aliens - Scontro finale furono lodati per aver sfidato i ruoli di genere nel cinema fantascientifico, d'azione ed horror, e la rappresentazione di Weaver nel secondo film la guadagnò una candidatura per l'Oscar alla miglior attrice, un evento che oggi è considerato storico, siccome prima l'Academy aveva conferito poca attenzione ai generi horror e fantascientifici.[senza fonte] Weaver è stata anche nominata per un Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, un BAFTA e quattro Saturn Award per la miglior attrice, vincendone uno per il suo ruolo in Aliens - Scontro finale.
Ripley viene spesso considerata fra le protagoniste femminili cinematografiche più importanti, ed è una figura notevole nella cultura popolare statunitense. Il critico cinematografico e presidente della Science Fiction and Fantasy Writers of America John Scalzi scrisse nel 2011:[2]
«Lei non è un braccio destro, una compagna dell'eroe, né una fanciulla da salvare. In Alien, Ripley era un membro dell'equipaggio perfettamente competente - certamente non sempre apprezzata, e a volte persino trattata senza il dovuto rispetto, ma mantenendo la sua professionalità. Più i film progrediscono, più lei si mette in prima fila ad affrontare le sfide - è lei l'eroe dell'occasione. In parole povere, Ripley non è una semplice versione fantastica di una donna. La fantascienza è piena di donne cazzute che fanno cose impossibili con le armi bianche e da fuoco mentre balzano come degli acrobati in una lavatrice. Per quanto sia divertente assistere a un tale spettacolo non è che le donne vengano trattate troppo bene, essendo rappresentate come robot idealizzati invece che come veri esseri umani. Ripley al contrario è cocciuta, aggressiva, maleducata, ferita, sofferente del disturbo post-traumatico da stress, priva di trucco, esausta, furba, materna, arrabbiata, empatica, e determinata a salvare gli altri, anche se ciò significa sacrificarsi. Tutto questo senza essere una robot assassina.»
L'influenza di Ripley, oltre al cinema, si estende a libri, fumetti e videogiochi.