Elogio della follia

Elogio della Follia
Titolo originaleMoriae encomium
Altri titoliStultitiæ laus, Μωρίας ἐγκώμιον, Elogio della Pazzia, Elogio della Stoltezza, La Moria
Uno spiritoso disegno di Hans Holbein il Giovane della Follia, in una copia della prima edizione frobeniana del 1515 posseduta da Erasmo stesso (Kupferstichkabinett, Basel)
AutoreErasmo da Rotterdam
1ª ed. originale1511
1ª ed. italiana1539
Generesaggio
Sottogenerefilosofia, satira
Lingua originalelatino

L'Elogio della follia (titolo originale in latino Moriae encomium; in greco Μωρίας ἐγκώμιον?, Mōrias enkōmion; in olandese Lof der Zotheid) è un saggio scritto in latino da Erasmo da Rotterdam nel 1509 e pubblicato per la prima volta nel 1511.

L'opera fu redatta e completata in prima stesura nel giro di una settimana, mentre Erasmo soggiornava con Tommaso Moro nella residenza di quest'ultimo a Bucklersbury. L'Elogio della follia è considerata una delle opere letterarie più influenti della moderna civiltà occidentale.

Erasmo dedica l'opera proprio al suo amico Tommaso Moro e gioca sul doppio significato del titolo Moriae encomium, che potrebbe essere tradotto anche come "Elogio di Moro" (l'explicit è: "Finis Moriae in gratiam Mori").

Nella dedica a quest'ultimo, Erasmo da Rotterdam sottolinea il carattere satirico del saggio, nato durante un periodo di malattia e riposo forzato, e volto a suscitare il riso degli amici. L'opera non era infatti destinata alla pubblicazione e lo stesso Erasmo rimase sbalordito dal successo ottenuto. Il libro fu subito ristampato più volte e tradotto in francese e tedesco. Dopo la morte di Erasmo ne seguì pure un'edizione in inglese.


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