Emilio Becuzzi | |
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Nascita | Livorno, 10 giugno 1886 |
Morte | ? |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Grado | Generale di divisione |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale Guerra d'Etiopia Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano (1915-1918) |
Battaglie | Battaglia di Gargaresh Battaglia del Solstizio |
Comandante di | 133ª Divisione corazzata "Littorio" 15ª Divisione fanteria "Bergamo" |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Generals[1] | |
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Emilio Becuzzi (Livorno, 10 giugno 1886 – ...) è stato un generale italiano, veterano della guerra italo-turca, della prima guerra mondiale e della guerra d'Etiopia. Durante la seconda guerra mondiale fu comandante interinale della 133ª Divisione corazzata "Littorio", e successivamente effettivo della 15ª Divisione fanteria "Bergamo" schierata a Spalato, in Dalmazia. All'atto dell'armistizio dell'8 settembre 1943 cercò dapprima di resistere ai tedeschi in base alla "Memoria OP 44",raggiungendo un accordo di collaborazione con i partigiani jugoslavi in base agli ordini impartiti dal comandante della 2ª Armata, generale Mario Robotti, e del comandante del XVIII Corpo d'armata, generale Umberto Spigo. Successivamente quest'ultimo gli ordinò di consegnare il materiale militare italiano ai tedeschi non appena fossero giunti in città, ed egli decise di obbedire ignorando le insistenze dei partigiani, degli ufficiali alleati presenti in città, e di alcuni ufficiali italiani. Allora a Spalato scoppiò il caos, e l'intera Divisione "Bergamo", fu disarmata dai partigiani, ma la reazione tedesca fu rapida e il 19 iniziarono i bombardamenti aerei contro gli obiettivi italiani, tanto che egli decise di imbarcarsi sulla torpediniera della Regia marina Aretusa per raggiungere Bari, abbandonando così le proprie truppe. A quell'epoca risultava decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, tre Medaglie d'argento e due di bronzo al valor militare.