Enciclopedia dei pianeti extrasolari

Enciclopedia dei pianeti extrasolari
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URLexoplanet.eu/
Tipo di sitoDatabase di esopianeti
Lingua(EN) , (FR) , (DE) , (IT) , (PT) , (PL) , (RU) , (FA) , (AR) , (JA)
RegistrazioneNo
ProprietarioOsservatorio di Parigi
Creato daJean Schneider
LancioFebbraio 1995
Stato attualeattivo

L'Enciclopedia dei pianeti extrasolari (in francese Encyclopédie des planètes extrasolaires) è un sito di astronomia, fondato a Parigi da Jean Schneider nel febbraio 1995,[1] costituito da un database di tutti i pianeti extrasolari conosciuti e candidati attualmente.[2][3][4][5][6]

Il database del catalogo principale è costituito da tutti i pianeti extrasolari confermati oggi, e da un database con i rilevamenti dei pianeti non confermati. I database vengono frequentemente aggiornati con i nuovi dati provenienti da pubblicazioni e conferenze.[7]

Nelle loro pagine, i pianeti sono elencati con le loro proprietà di base, come l'anno della scoperta, massa, raggio, periodo orbitale, semiasse maggiore, eccentricità, inclinazione, longitudine del periastro, tempo del periastro, variazione nella curva di luce, e tempo di transito. Le pagine dei dati del pianeta contengono anche i dati della stella madre, come il nome, la distanza, il tipo spettrale, la temperatura effettiva, la magnitudine apparente, massa, raggio, età ed altri dati fisici e astrometrici. L'unica mancanza nei dati stellari è la luminosità.

  1. ^ J. Matson, How One Astronomer Became the Unofficial Exoplanet Record-Keeper, su Scientific American, 29 novembre 2010. URL consultato il 27 febbraio 2013.
  2. ^ M. Pätzold e H. Rauer, Where Are the Massive Close-in Extrasolar Planets?, in The Astrophysical Journal, vol. 568, 1º aprile 2002, pp. L117–L120, DOI:10.1086/339794. URL consultato il 13 febbraio 2025.
  3. ^ S. Ida e D. N. C. Lin, Toward a Deterministic Model of Planetary Formation. I. A Desert in the Mass and Semimajor Axis Distributions of Extrasolar Planets, in The Astrophysical Journal, vol. 604, 1º marzo 2004, pp. 388–413, DOI:10.1086/381724. URL consultato il 13 febbraio 2025.
  4. ^ (EN) Sean N. Raymond, Avi M. Mandell e Steinn Sigurdsson, Exotic Earths: Forming Habitable Worlds with Giant Planet Migration, in Science, vol. 313, n. 5792, 8 settembre 2006, pp. 1413–1416, DOI:10.1126/science.1130461. URL consultato il 13 febbraio 2025.
  5. ^ Armstron J. C., Larson S. L., 2007, Specific Angular Momenta of Extrasolar Planetary Systems, Bulletin of the American Astronomical Society, volume 38, pag. 105, bibcode=2007AAS...210.0904A
  6. ^ (EN) David J. Stevenson, A planetary perspective on the deep Earth, in Nature, vol. 451, n. 7176, 2008-01, pp. 261–265, DOI:10.1038/nature06582. URL consultato il 13 febbraio 2025.
  7. ^ J. Schneider, C. Dedieu, P. Le Sidaner, R. Savalle e I. Zolotukhin, Defining and Cataloging Exoplanets: The Exoplanet.eu Database, in Astronomy & Astrophysics, vol. 532, 2011, pp. A79, Bibcode:2011A&A...532A..79S, DOI:10.1051/0004-6361/201116713, arXiv:1106.0586.

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