Equus ferus

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cavallo selvatico
Equus ferus
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
OrdinePerissodactyla
FamigliaEquidae
GenereEquus
SpecieE. ferus
Nomenclatura binomiale
Equus ferus
Boddaert, 1785
Sinonimi

Equus przewalskii

Sottospecie
Tarpan «ricostruito» ad Haselünne, Germania (2004)

Il cavallo selvatico (Equus ferus) è un membro della famiglia degli Equidi endemico solamente dell'Asia. Il cavallo selvatico non è semplicemente un cavallo inselvatichito come il mustang.

In tempi moderni è esistita solo una specie di cavalli selvatici: il tarpan o cavallo selvatico eurasiatico (Equus ferus ferus), originario una volta di Europa e Asia, che si estinse in cattività in Ucraina nel 1918 o nel 1919. Il cavallo di Przewalski o cavallo selvatico mongolo (la sua classificazione è discussa e viene usato sia Equus ferus przewalskii sia Equus przewalskii), originario dell'Asia centrale e del deserto di Gobi, a lungo ritenuto l'ultima specie di cavallo selvatico, si è scoperto essere il discendente di una specie addomesticata dal popolo Botai 5 500 anni fa[2]. Il cavallo di Przewalski vive ancora nel ventunesimo secolo, sebbene sia una specie minacciata che per un certo tempo fu ritenuta estinta in natura. In vari zoo di tutto il mondo sono protetti circa 1 500 animali ed è stata reintrodotta in Mongolia una piccola popolazione riproduttiva[3]. Grazie a degli sforzi cooperativi tra la Società Zoologica di Londra e gli scienziati mongoli, nel 2005 è stata registrata una popolazione libera di 248 animali in natura[4].

Il Przewalski presenta significative differenze biologiche con il cavallo domestico; infatti quest'ultimo ha 64 cromosomi, il cavallo selvatico invece ne ha 66. Ad ogni modo, i puledri ottenuti dall'incrocio tra un Przewalski e un cavallo domestico sono fertili e posseggono 65 cromosomi[5].

Altre specie di cavalli selvatici erano una volta indigene del Nordamerica, popolando il continente prima e durante l'ultima era glaciale. Circa 100,000 anni fa, alcuni cavalli dell'emisfero occidentale migrarono verso l'Eurasia attraverso il ponte di terra di Bering e si diffusero, dalla Siberia, al resto dell'Asia, all'Europa e al Medio Oriente. I cavalli che rimasero in Nordamerica si estinsero. Sul perché questo avvenne ci sono alcune teorie discordanti. Una teoria afferma che i cambiamenti climatici associati alla fine dell'ultima era glaciale causarono l'estinzione dei cavalli, dei mammuth e di altri grandi animali terrestri. Un'altra teoria afferma che gli umani, recentemente arrivati, cacciarono i cavalli fino all'estinzione. Una terza sostiene che gli umani appena arrivati trasportarono con sé un fattore biologico che causò il declino dei cavalli e di altri grandi ungulati delle Americhe. È anche possibile che sia avvenuta una combinazione di fattori[6].

  1. ^ (EN) Boyd, L., Zimmermann, W. & King, S.R.B. 2008, Equus ferus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Non esistono più cavalli selvaggi. "Nemmeno gli ultimi lo sono davvero", in repubblica.it, 24 febbraio 2018. URL consultato il 24 febbraio 2018.
  3. ^ "Przewalski's Horse," Smithsonian National Zoological Park, accessed June 25, 2006
  4. ^ "An extraordinary return from the brink of extinction for worlds last wild horse" Archiviato il 22 luglio 2006 in Internet Archive. ZSL Living Conservation, December 19, 2005.
  5. ^ The American Museum of Natural History Archiviato il 30 giugno 2007 in Internet Archive. When Is a Wild Horse Actually a Feral Horse?
  6. ^ "Ice Age Horses May Have Been Killed Off by Humans" National Geographic News, May 1, 2006.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne