Ere del Giappone

Le ere del Giappone costituiscono il metodo secondo cui i giapponesi suddividono la storia in intervalli di tempo universalmente riconosciuti. Per questo rappresentano un elemento importante della storia e della cultura giapponese.

Tale sistema, detto nengō (年号? "nome dell'anno") o gengō (元号?), prevede che il nome dell'imperatore in quel momento al comando sia seguito dall'anno corrispondente al suo mandato ma, fino al 1868, era possibile che all'interno di un regno di un unico imperatore vi fossero incluse diverse ere con nomi differenti. Ciò poteva accadere perché alcune circostanze particolari lo imponevano, o semplicemente era un modo utilizzato da alcuni imperatori per dare un segnale di rottura nella continuità del regno. Importato dalla cultura cinese, venne instaurato per volere dell'imperatore Kōtoku a partire dal 645, anno in cui iniziò l'era Taika (大化?), ovvero l'era del "grande cambiamento"[1]. Il sistema fu utilizzato discontinuamente fino all'VIII secolo[2], venendo adottato definitivamente a partire dall'anno 701[3].

Per convertire un anno giapponese nel corrispondente anno secondo il calendario gregoriano, bisogna per prima cosa trovare il primo anno del nengō. Una volta trovato, occorre sottrarre 1 e in seguito aggiungere il numero dell'anno giapponese[4].

Per esempio, il ventitreesimo anno dell'era Shōwa (Shōwa 23) è il 1948, infatti: 1926 - 1 = 1925, + 23 = 1948.

In Giappone si usa sia il calendario gregoriano sia il sistema nengō[4], benché quest'ultimo sia raramente utilizzato nella bibliografia occidentale.

  1. ^ Frédéric, p. 702.
  2. ^ Tusuchihachi, p. 16.
  3. ^ Jien, Myers Brown e Ishida, p. 32.
  4. ^ a b Frédéric, p. 99.

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