L’espansione del Louvre sotto Napoleone III negli anni '50 dell'Ottocento, noto all'epoca come Nouveau Louvre[1][2] o Louvre di Napoleone III,[3] fu un progetto iconico del secondo impero francese nonché un punto focale della trasformazione di Parigi.[4] Il disegno venne inizialmente predisposto dall'architetto Louis Visconti e, dopo la morte di questi nel 1853, portato avanti con modifiche dall'architetto Hector Lefuel. Esso rappresentò il completamento ideale di un progetto che si protraeva da secoli, il cosiddetto grand dessein ("gran disegno"), di connettere il vecchio Palazzo del Louvre con il Palazzo delle Tuileries a ovest passando per la Cour Carrée. Quando le Tuileries bruciarono in un incendio appiccato nel corso della Comune di Parigi e vennero poi demolite, il nouveau Louvre di Napoleone III divenne il termine est dell' axe historique incentrato sugli Champs-Élysées.
Il progetto venne inizialmente inteso come un complesso per scopi cerimoniali, museali, residenziali, militari ed amministrativi, includendovi quindi anche gli uffici dei ministri di stato. Dal 1993, tutti questi spazi sono entrati in uso al Museo del Louvre.
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