Estrema sinistra in Francia

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L'estrema sinistra in Francia indica tutte le organizzazioni politiche che si pongono alla sinistra del Partito Socialista, sviluppatesi soprattutto a partire dal 1968.

In Francia il termine «extrême-gauche» (estrema sinistra) è generalmente accettato per i gruppi politici che si posizionano a sinistra del Partito Socialista come i trotskysti, i maoisti, gli anarco-comunisti e la nuova sinistra («nouvelle gauche»), anche se altri (come il politologo marxista Serge Cosseron) ne limitano lo scopo ai gruppi a sinistra del Partito Comunista Francese.[1] Tuttavia non c'è un vero consenso sulla questione e molti gruppi cercano di evitare gli stereotipi associati alla categorizzazione di estrema sinistra usando la definizione «la sinistra del sinistra» («la gauche de la gauche»). Fino agli anni 1980 (quando entrò in alleanza con i socialisti) anche il Partito Comunista Francese era considerato di estrema sinistra.

Secondo Irene Pereira, "Le nozioni di" sinistra radicale" o "sinistra della sinistra" sono prima di tutto il risultato del declino del blocco orientale e del fatto che il Partito comunista non era quindi più in grado di attrarre l'intera sinistra. È anche la necessità di situarsi in relazione al Partito socialista francese, che diventa un partito di governo dagli anni '80, che giustifica il loro uso".[2] Designati come "sinistra radicale", "sinistra combattiva" o "sinistra anticapitalista" dagli scienziati politici, questi gruppi si trovano alla "sinistra della sinistra" dei movimenti riformisti e antiliberali.

  1. ^ Serge Cosseron, Dictionnaire de l'extrême gauche, Paris, Larousse, 2007, p. 20, ISBN 2-03-582620-9.
  2. ^ Irène Pereira, Les grammaires de la contestation, Un guide de la gauche radicale, Les Empêcheurs de penser en rond, La Découverte, 2010

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