Eurovision Song Contest 2004

Eurovision Song Contest 2004
EdizioneXLIX (49ª)
PeriodoSemifinale
12 maggio 2004
Finale
15 maggio 2004
SedeAbdi İpekçi Arena, Istanbul, Turchia (bandiera) Turchia
PresentatoreMeltem Cumbul
Korhan Abay
Emittente TVTRT in Eurovisione
Partecipanti36
Paesi debuttantiAlbania (bandiera) Albania
Andorra (bandiera) Andorra
Bielorussia (bandiera) Bielorussia
Serbia e Montenegro (bandiera) Serbia e Montenegro
RitorniDanimarca (bandiera) Danimarca
Finlandia (bandiera) Finlandia
Lituania (bandiera) Lituania
Macedonia (bandiera) Macedonia
Monaco (bandiera) Principato di Monaco
Svizzera (bandiera) Svizzera
VincitoreUcraina (bandiera) Ucraina (1°)
con Wild Dances
SecondoSerbia e Montenegro (bandiera) Serbia e Montenegro
TerzoGrecia (bandiera) Grecia
Cronologia
20032005

La quarantanovesima edizione dell'Eurovision Song Contest si è svolta il 12 e 15 maggio 2004 presso l'Abdi İpekçi Arena di Istanbul, in Turchia, in seguito alla vittoria di Sertab Erener nell'edizione precedente con Everyway That I Can. È il primo evento eurovisivo ospitato dalla Turchia.[1]

Il concorso si è articolato per la prima volta in una semifinale e una finale, presentate da Korhan Abay e Meltem Cumbul.

L'edizione ha visto il debutto di Albania, Andorra, Bielorussia e della confederazione di Serbia e Montenegro (nata in seguito alla trasformazione della Repubblica Federale di Jugoslavia). Inoltre ritornano in gara Danimarca, Finlandia, Lituania, Macedonia, Monaco e Svizzera, squalificati l'anno precedente con il sistema delle retrocessioni. Con l'introduzione della semifinale questo sistema è stato completamente abbandonato.[2]

La vincitrice è stata l'ucraina Ruslana con Wild Dances.[3]

  1. ^ (EN) Eurovision Song Contest 2004, su eurovision.tv, Unione europea di radiodiffusione. URL consultato il 23 settembre 2019.
  2. ^ (EN) The end of a decade: Istanbul 2004, in Eurovision Song Contest, 25 dicembre 2009. URL consultato il 23 settembre 2019.
  3. ^ (EN) Sietse Bakker, Ukraine Wins Eurovision Song Contest 2004, in ESCToday, 16 maggio 2004. URL consultato il 23 settembre 2019.

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