ext2 | |
---|---|
Dati generali | |
Sviluppatore | Rémy Card |
Nome completo | Second extended file system |
Introduzione | gennaio 1993 Linux |
Identificatore della partizione | Apple_UNIX_SVR2 (Apple Partition Map)0x83 (MBR)EBD0A0A2-B9E5-4433-87C0-68B6B72699C7 (GPT)
|
Struttura | |
Allocazione dei file | I-nodes |
Limiti | |
Dimensione massima di un file | 2 TiB |
Numero massimo di file | 1018 |
Dimensione massima del nome di un file | 255 caratteri |
Dimensione massima del volume | 16 TiB |
Caratteri permessi nel nome di un file | Ogni byte tranne NUL e '/' |
Caratteristiche | |
Fork | Si |
Permessi file system | POSIX |
Compressione trasparente | Si (opzionale) |
Crittografia trasparente | No |
Il file system ext2 (Second Extended Filesystem) è uno dei file system più diffusi nei vari sistemi operativi open source, in quanto è stato per lungo tempo quello usato dai sistemi GNU/Linux.
Attualmente è supportato da tutti i sistemi operativi open source ed esistono programmi per utilizzare i volumi ext2 anche da sistemi proprietari come Microsoft Windows, come Explore2fs, (senza supporto Microsoft) e macOS.
Benché le sue caratteristiche tecniche lo rendano obsoleto, il suo uso è ancora diffuso per via delle sue buone prestazioni e della grande stabilità che ha dimostrato negli anni. Questa superiorità in termini di prestazioni la deve anche al fatto che i più moderni filesystem di questo tipo come ext3 implementano una funzionalità chiamata journaling che aumenta la loro integrità ma a discapito dell'efficienza.
Inoltre, sebbene nel momento della sua prima scrittura la dimensione massima di un volume fosse di 2GB, ora ext2 supporta volumi di 4TB.
Ext2 è stato sostituito da una versione più recente, Ext3 che introduce delle importanti caratteristiche mantenendo la compatibilità completa. L'ultima evoluzione del filesystem (Ext4) introduce modifiche più sostanziali che possono rendere un filesystem Ext4 incompatibile con un filesystem Ext2.