In diritto la falsa testimonianza è il reato commesso dal testimone che, in occasione di una procedura giudiziaria (a seconda degli ordinamenti non solo durante un processo), afferma consapevolmente il falso.
In alcuni ordinamenti, a perpetuazione di usi già correnti in età romana, il falso testimone poteva essere condannato alla stessa pena prevista per il reato a proposito del quale era allestito il processo. Non sono rari retaggi di questo principio, ad esempio nell'ordinamento tunisino.[1]
In genere, presupposto per la configurabilità della fattispecie è la consapevolezza del mentire, non integrandosi perciò il reato, ad esempio, in caso di errore.
La locuzione è anche usata in alcune traduzioni dei Dieci comandamenti[2]