Federazione Politica Riformatrice | |
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Reformatorische Politieke Federatie | |
Stato | Paesi Bassi |
Fondazione | 15 marzo 1975 |
Dissoluzione | 2001 |
Ideologia | Conservatorismo sociale |
Iscritti | 700 (marzo 1975), 2 000 (gennaio 1977), 4 500 (giugno 1977), 5 000 (agosto 1978), 5 545 (31 dicembre 1980), 6 000 (febbraio 1981), 7 000 (maggio 1981), 8 000 (agosto 1981), 9 000 (marzo 1982), 9 945 (31 dicembre 1982), 9 334 (1º gennaio 1984), 8 970 (1º gennaio 1985), 7 960 (31 dicembre 1985), 7 752 (31 dicembre 1986), 7 819 (31 dicembre 1987), 7 954 (31 dicembre 1988), 8 330 (31 dicembre 1989), 8 463 (31 dicembre 1990), 8 568 (31 dicembre 1991), 8 561 (31 dicembre 1992), 9 939 (31 dicembre 1993), 11 035 (31 dicembre 1994), 11 466 (31 dicembre 1995), 11 755 (31 dicembre 1996), 12 132 (31 dicembre 1997), 12 572 (31 dicembre 1998), 12 672 (31 dicembre 1999) e 12 474 (31 dicembre 2000) |
La Federazione Politica Riformatrice (in olandese: Reformatorische Politieke Federatie - RPF) fu un partito politico dei Paesi Bassi di orientamento social-conservatore e ispirato ai principi del protestantesimo ortodosso[1].
Nacque nel 1975 su iniziativa di alcuni esponenti del Partito Anti-Rivoluzionario contrari alla fusione col Partito Popolare Cattolico e con l'Unione Cristiana-Storica (la confluenza fra tali forze politiche avrebbe dato vita, nel 1980, ad Appello Cristiano Democratico); ad essi si unirono inoltre l'Alleanza Evangelica Nazionale (Nationaal Evangelisch Verband) e alcuni gruppi indipendenti.
Nel 2001 dette vita, insieme ad Alleanza Politica Riformata, ad un nuovo soggetto, Unione Cristiana.