Felice Cavallotti

Felice Cavallotti

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX legislatura del Regno d'Italia
Gruppo
parlamentare
Radicale
Coalizioneopposizione
CircoscrizioneCorteolona (XI-XIII legislatura), Piacenza (XIV-XVI legislatura), Milano (XVII -XVIII legislatura), Pavia (XIX-XX legislatura)
CollegioMilano I
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoEstrema sinistra storica
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Pavia
ProfessioneAvvocato, poeta, drammaturgo
FirmaFirma di Felice Cavallotti

Felice Carlo Emanuele Cavallotti[1] (Milano, 6 ottobre 1842Roma, 6 marzo 1898) è stato un politico, poeta, drammaturgo, giornalista e patriota italiano, fondatore, insieme ad Agostino Bertani, dell'Estrema sinistra storica, movimento attivo tra il 1877 e l'avvento del Partito Radicale Italiano (1904).

Fu soprannominato "il bardo della democrazia".[2][3]

Volontario garibaldino in gioventù, benché la sua fama sia oggi molto inferiore a quella di Mazzini e Garibaldi presso il grande pubblico, all'epoca era considerato tra i primi eredi politici dei due protagonisti del Risorgimento.[4] Politico idealista e appassionato, combatté molte battaglie per la giustizia sociale e una società autenticamente libera, oltre che contro la corruzione e il colonialismo della classe dirigente crispina. Cavallotti fu considerato il capo incontrastato dell'"Estrema sinistra" nel parlamento dell'Italia liberale pre-giolittiana. Morì tragicamente a 56 anni, dopo essere stato ferito gravemente in duello dal giornalista conservatore Ferruccio Macola.[4]

Oratore efficace, l'opera poetica di Cavallotti è invece considerata più significativa per l'aspetto politico che per la qualità letteraria, ed è principalmente di ispirazione civile e sociale, e in parte anche lirica, simile alla poesia carducciana per quanto riguarda la forma metrica tradizionale. La maggioranza delle sue opere poetiche sono scritte secondo la metrica classica.[2] Estremamente anticlericale, Cavallotti prese anche parte al tentativo di gettare nel Tevere la salma di Papa Pio IX, durante il funerale di quest'ultimo. Successivamente all'accaduto (con esito negativo) si sarebbe giustificato sostenendo che quando meditó l'atto si trovava in stato di ebbrezza, nonostante venne preso sul serio. [5]

  1. ^ Alessandro Galante Garrone, CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. A volte è riportato invece, come terzo nome, Emmanuele.
  2. ^ a b NEL CENTENARIO DELLA MORTE 1898 - 1998
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore montanelli
  4. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Iacchini
  5. ^ Pio IX, l'ultimo Papa Re - Andrea Tornielli.

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