Ferrari SF1000

Ferrari SF1000
Charles Leclerc alla guida della SF1000 nei test prestagionali a Barcellona
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  Ferrari
CategoriaFormula 1
SquadraScuderia Ferrari[1]
Progettata daSimone Resta
Enrico Cardile
Fabio Montecchi
Andrea De Zordo
Tiziano Battistini
Giorgio Rossetti
Maurizio Bocchi
David Sanchez
SostituisceFerrari SF90
Sostituita daFerrari SF21
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioMateriale composito a nido d'ape con fibra di carbonio
MotoreFerrari 065 1.6 V6 turbo ibrido
TrasmissioneCambio longitudinale Ferrari 8 marce + RM con comando semiautomatico sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce
Dimensioni e pesi
Lunghezza5688 mm
Larghezza2000 mm
Altezza950 mm
Passo3640 mm
Peso746 kg
Altro
CarburanteShell V-power
PneumaticiPirelli
AvversarieVetture di Formula 1 2020
Risultati sportivi
DebuttoAustria (bandiera) Gran Premio d'Austria 2020
Piloti5. Germania (bandiera) Sebastian Vettel
16. Monaco (bandiera) Charles Leclerc
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
17 0 0 0

La Ferrari SF1000 (codice interno 671) è la sessantaseiesima monoposto della Scuderia Ferrari, realizzata per partecipare al Campionato mondiale di Formula 1 2020 sostituendo la Ferrari SF90.

La sigla "SF1000" si riferisce alla millesima partenza in un Gran Premio per la Scuderia – primo team nella storia della Formula 1 a tagliare tale traguardo –, avvenuta nella prima edizione del Gran Premio della Toscana corso al Mugello.

Nonostante il succitato intento celebrativo, la SF1000 si è dimostrata una delle monoposto meno competitive nella storia del Cavallino: con un palmarès di tre podi e un sesto posto in classifica costruttori, risultati decisamente al di sotto del blasone del team, a livello statistico viene ricordata come la peggiore Ferrari da quarant'anni a quella parte.[2]

  1. ^ La squadra viene iscritta al campionato come "Scuderia Ferrari Mission Winnow", ma nei singoli Gran Premi il title sponsor viene oscurato, cfr. Mission Winnow, nel 2021 il logo tornerà, su formulapassion.it, 14 gennaio 2021.
  2. ^ Alberto Antonini, Golfo Perso, su formulapassion.it, 13 dicembre 2020.

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