Festival di Sanremo 1963 | |||
---|---|---|---|
![]() | |||
Edizione | XIII | ||
Periodo | 7-9 febbraio | ||
Sede | Casinò di Sanremo | ||
Presentatore | Mike Bongiorno con Edy Campagnoli, Maria Giovannini, Rossana Armani e Giuliana Copreni | ||
Emittente TV | Secondo Programma (prime due serate) Programma Nazionale (serata finale) Eurovisione | ||
Emittente radio | Secondo Programma | ||
Partecipanti | 21 | ||
Brani in gara | 20 | ||
Vincitore | Tony Renis - Emilio Pericoli | ||
Secondo | Claudio Villa - Eugenia Foligatti | ||
Terzo | Pino Donaggio - Cocky Mazzetti | ||
Cronologia | |||
| |||
Il tredicesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 7 al 9 febbraio 1963 con la conduzione di Mike Bongiorno — alla prima di cinque conduzioni sanremesi consecutive e di undici in assoluto fino al 1997 — affiancato da Edy Campagnoli, Maria Giovannini (entrambe in passato già al fianco di Bongiorno come vallette nel quiz Lascia o raddoppia?), Rossana Armani (sorella del futuro celebre stilista Giorgio) e Giuliana Copreni. Le prime due serate vennero trasmesse in diretta dalle 22,15 sul Secondo Programma Radio e in cronaca registrata sul Secondo Programma TV alle 22,35; la serata finale venne trasmessa in contemporanea Radio e Tv dalle ore 21,35. Da notare che le canzoni furono tutte eseguite in anteprima al pianoforte (senza parte cantata) il giorno prima della gara a beneficio dei pochi presenti al night del Casinò di Sanremo, rendendole tecnicamente "non inedite" all'inizio della manifestazione. Questo avvenne per aggirare l'articolo 61 del regolamento SIAE che escludeva dai diritti d'autore "i brani inediti che partecipano ad una gara con classifica". A suonare il pianoforte fu un giovanissimo Fred Bongusto.[1][2]
A presiedere la commissione esaminatrice fu chiamato il noto attore e regista Vittorio De Sica, che querelò lo scrittore Giuseppe Marotta (autore di una canzone scartata dalla commissione) il quale lo aveva definito "un ignorante che non saprebbe distinguere un endecasillabo da un manico di ombrello".[3]
Fu la prima edizione ad essere abbinata al Festival di Castrocaro riservato alle cosiddette "voci nuove": da regolamento, i primi due classificati (in questo caso Eugenia Foligatti e Gianni La Commare) avrebbero di diritto partecipato al Festival di Sanremo. L'abbinamento durò fino all'edizione del 1966.[3]
Contro ogni previsione (come grande favorita quell'anno veniva data Milva con Ricorda, un brano con testo scritto da Mogol ma con un impianto musicale ormai troppo severo per la sensibilità del pubblico più giovane) a vincere fu la coppia Tony Renis — Emilio Pericoli con Uno per tutte, scritta dallo stesso Renis insieme ad Alberto Testa. La canzone fu al centro di un'accusa di plagio: accusa dalla quale lo stesso Renis, assieme a Testa, si difese raccogliendo in un disco una dozzina di canzoni di epoche diverse, e dimostrando che ciascuna era uguale a quella precedente e che tutte ricordavano la sua.[4]
I dischi del tredicesimo festival vendettero generalmente poco, a parte exploit commerciali come Giovane giovane interpretato da Pino Donaggio e Cocky Mazzetti[5].