Festival di Sanremo 1968 | |||
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Edizione | XVIII | ||
Sede | Casinò di Sanremo | ||
Presentatore | Pippo Baudo e Luisa Rivelli | ||
Emittente TV | Nazionale Eurovisione | ||
Emittente radio | Secondo programma | ||
Partecipanti | 48 | ||
Brani in gara | 24 | ||
Vincitore | Sergio Endrigo e Roberto Carlos | ||
Secondo | Ornella Vanoni e Marisa Sannia | ||
Terzo | Adriano Celentano e Milva | ||
Cronologia | |||
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Il diciottesimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 31 gennaio al 2 febbraio 1968 con la conduzione di Pippo Baudo (per la prima delle sue 13 conduzioni della manifestazione) affiancato da Luisa Rivelli.
A vincere fu l'accoppiata Sergio Endrigo - Roberto Carlos con Canzone per te; per motivi mai chiariti, il testo delle due versioni della canzone vincitrice non coincide e anzi presenta, a tratti, delle differenze anche notevoli persino nel ritornello. Don Backy (accreditato come Aldo Caponi, il suo nome anagrafico) si aggiudicò il secondo e il terzo posto come autore, rispettivamente per Casa bianca (interpretata da Marisa Sannia e Ornella Vanoni) e Canzone (cantata da Adriano Celentano e Milva).
Proprio questi due brani furono la causa del clamoroso litigio, mai più ricomposto, tra Don Backy e Celentano. I due artisti avevano già avuto degli screzi per motivi legati ai diritti d'autore di Casa bianca: Celentano chiese e ottenne da Gianni Ravera non solo di presentare lui Canzone, che Don Backy voleva per sé, ma che addirittura l'ex amico fosse escluso del tutto dalla manifestazione.[1]
Tra le presenze internazionali di rilievo, gli statunitensi Wilson Pickett e Dionne Warwick, la gallese Shirley Bassey, e soprattutto il trombettista Louis Armstrong, che scambiò il palco per una jam-session e non si accorse della durata limitata dei brani per esigenze televisive. A trarre in inganno il celebre Satchmo fu, secondo alcuni,[2] l'ingente cachet percepito, che lo convinse di dover tenere un miniconcerto di tre quarti d'ora. Baudo, seppur malvolentieri, fu costretto a intervenire per interrompere l'esibizione di Armstrong e far rispettare il regolamento[3]. Lo stesso Armstrong ebbe a dichiarare che per suonare una sola canzone era stato "pagato troppo".[2]
Tra gli esordienti italiani Nino Ferrer, Al Bano, Fausto Leali, Massimo Ranieri e Dino; a riassumere i brani fu chiamato l'altro jazzista Lionel Hampton[4]. Per il secondo anno consecutivo vi fu la partecipazione al festival in veste d'autore di Lucio Battisti, con il brano La farfalla impazzita, che venne presentato da Johnny Dorelli e Paul Anka.