Festival di Sanremo 1995 | |||
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Edizione | XLV | ||
Periodo | 21 - 25 febbraio | ||
Sede | Teatro Ariston di Sanremo | ||
Direttore artistico | Pippo Baudo | ||
Presentatore | Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll | ||
Emittente TV | Rai Uno Eurovisione | ||
Emittente radio | Rai Radio 2 | ||
Partecipanti | 39 | ||
Vincitore | Giorgia | ||
Secondo | Gianni Morandi e Barbara Cola | ||
Terzo | Ivana Spagna | ||
Premio della critica | Giorgia | ||
Cronologia | |||
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Il quarantacinquesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dal 21 al 25 febbraio 1995 con la conduzione di Pippo Baudo, alla sua quarta conduzione consecutiva e per la seconda volta consecutiva nel ruolo di direttore artistico, affiancato da Anna Falchi e Claudia Koll.
L'edizione fu vinta da Giorgia con il brano Come saprei, per la categoria Campioni, e dai Neri per Caso con il brano Le ragazze per la categoria Nuove proposte.
Al secondo e terzo posto si classificarono rispettivamente Gianni Morandi e Barbara Cola con il brano In amore, e Ivana Spagna con Gente come noi, anch'esse rivelatesi dei successi commerciali.
Grande successo venne ottenuto anche da Andrea Bocelli, già vincitore delle Nuove Proposte nell'edizione precedente, in gara con la canzone Con te partirò, che si fermò al quarto posto nella classifica finale ma ebbe una grande risonanza a livello internazionale, rendendo il cantante toscano celebre a livello mondiale. Tra i giovani spiccò Gianluca Grignani con il brano Destinazione Paradiso.
Quest'edizione vide l'unica partecipazione di Fiorello al Festival di Sanremo come cantante in gara con Finalmente tu, data, alla vigilia, come canzone favorita ma che si classificò solamente al quinto posto, facendo parlare all'epoca i giornali di una grande delusione per lo showman siciliano. Il brano era stato scritto da Mauro Repetto e Max Pezzali, quest'ultimo in gara al Festival come leader degli 883 con la canzone Senza averti qui, classificatasi all'ottavo posto.
Durante la prima serata, Lorella Cuccarini (in gara con il brano Un altro amore no, classificatosi al decimo posto) dovette eseguire la sua canzone per due volte perché durante la prima esibizione alcune regioni italiane erano state colpite da un black out e dunque le giurie delle zone interessate non avevano potuto ascoltare il pezzo.
Al Festival si assistette a una presunta minaccia di suicidio in diretta: un uomo, Giuseppe Pagano detto Pino, si sedette sul bordo della galleria del Teatro Ariston mostrando l'intenzione di buttarsi di sotto e venendo fermato da Pippo Baudo tra gli applausi. Anni dopo, Pagano ammise di aver inscenato il tutto per attirare l'attenzione.[1]