«FÉODALITÉ. N’en avoir aucune idée précise, mais tonner contre.»
«FEUDALESIMO. Non averne alcuna idea precisa, ma inveire contro.»
Il feudalesimo è stato un sistema socio-economico, tipico del Medioevo europeo. Tale denominazione riflette soprattutto il tentativo, fatto in epoche successive, di designare in termini unitari e coerenti il contesto economico e sociopolitico dell'Europa sorta dal crollo dell'Impero romano e dall'avvento delle popolazioni barbariche (i Germani). In tal senso, il feudalesimo è più un costrutto storiografico che una realtà storica intrinsecamente unitaria.[3][4]
La parola deriva dal latino feudum o feodum, 'feudo' (pl. feoda), a sua volta dal fràncone fehu-od, da fehu, 'bestiame', e od, 'possesso', ad indicare l'insieme di beni mobili e immobili che un capo offriva ai propri soldati in cambio dei servigi resi.[5]
Come organizzazione politica tipizzata, il feudalesimo consisté in un sistema ampiamente decentrato, in cui il sovrano, in cambio di omaggio personale, concedeva benevolmente a grandi signori suoi dipendenti (detti vassalli) immunità specifiche su territori, quindi l'esercizio di specifiche funzioni pubbliche. Se inizialmente questi benefici erano riassorbiti dal potere centrale per la morte o per il tradimento (fellonìa) del vassallo, successivamente essi divennero ereditari, di modo che si configurò per il popolo una duplicità di poteri pubblici, quello teorico e distante del sovrano, e quello concreto e vicino del signore feudale. Il formarsi delle monarchie nazionali sottrasse progressivamente potere pubblico ai feudatari, in quanto la funzione pubblica venne sempre più messa nelle mani di burocrati professionisti.[5]