San Filippo Neri | |
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San Filippo Neri, 1740, olio su tela realizzato da Sebastiano Conca | |
Presbitero e fondatore | |
Nascita | Firenze, 21 luglio 1515 |
Morte | Roma, 26 maggio 1595 (79 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 25 maggio 1615 da papa Paolo V |
Canonizzazione | 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV |
Santuario principale | Santa Maria in Vallicella, Roma |
Ricorrenza | 26 maggio |
Attributi | giglio e libro |
Patrono di | Castelfranco Piandiscò, Giovani, Gioia del Colle, Piancastagnaio, Guardia Sanframondi, Domicella, Carbognano, Candida,Guadalajara (Messico), Tursi, Cecchina e Roseto Valfortore |
Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595) è stato un presbitero e educatore italiano, beatificato nel 1615 e proclamato santo da papa Gregorio XV nel 1622. Fiorentino d'origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l'appellativo di «secondo apostolo di Roma».
Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto l'Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.
Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio»[1].