Il fillocrono, talvolta chiamato anche fillocrone, è l'intervallo che intercorre tra l'emissione delle foglie presenti su due fitomeri, ossia su due moduli ripetitivi, ognuno dei quali costituito da una o più foglie attaccate al fusto in corrispondenza di un nodo o un internodo, che nel complesso costituiscono il fusto di una pianta, successivi. Tale intervallo, chiamato per la prima volta con il nome di "fillocrono" in una pubblicazione del 1965,[1] viene utilizzato da botanici e agronomi per descrivere la crescita e lo sviluppo delle piante, in particolare dei cereali, e può essere registrato sia con misurazioni del tempo standard, sia con misurazioni dei gradi-giorno.[2]
Il fillocrono non deve essere confuso con il plastocrono, poiché mentre il primo è, come detto, l'intervallo che intercorre tra l'emissione delle foglie presenti su un fitomero e quella delle foglie sul fitomero successivo, il secondo è l'intervallo che intercorre tra la comparsa di due diversi abbozzi fogliari, detti anche primordi fogliari, a fianco del meristema apicale.[3]