Filosofia medievale

Allegoria della filosofia seduta tra le sette arti liberali, tratta da Hortus deliciarum di Herrad von Landsberg (XII secolo).

La filosofia medievale costituisce un imponente ripensamento dell'intera tradizione classica greco-romana sotto la spinta delle domande poste dalle tre grandi religioni monoteiste. Tra i principali temi affrontati da questi pensatori, l'esistenza di Dio, i rapporti e la conciliazione tra fede e ragione, la natura dell'anima, la disputa sugli universali, l'etica e la metafisica.

Sebbene cronologicamente il medioevo venga fatto solitamente iniziare intorno alla seconda metà del V secolo, si considera che il suo pensiero sia nato circa trecento anni prima quando apparirono sulla scena i primi autori cristiani. Questi eruditi iniziarono a scrivere le proprie apologie mossi dal bisogno di difendere la nuova fede dalle numerose accuse che gli venivano mosse in una società ancora fortemente pagana ma ben presto svilupparono anche contenuti positivi per consolidare, sviluppare e omogeneizzare la ancora giovane dottrina cristiana. I mezzi per fare tutto ciò, molti di loro li trovarono nella filosofia greca antica che già conoscevano, rileggendola secondo la Rivelazione cristiana ricorrendo soprattutto a Platone poiché il suo pensiero appariva il più compatibile. La dottrina patristica, cioè la filosofia di questi "padri della Chiesa", iniziò nelle regioni ellenistiche di lingua greca dell'Impero Romano ma successivamente si diffuse anche nelle regioni latine. Il maggior esponente della patristica fu Agostino d'Ippona, vissuto tra IV e il V secolo, a cui si devono le basi riguardo ai concetti fondamentali della teologia cristiana come l'anima e la grazia.

Con la crisi e successiva caduta dell'Impero romano d'Occidente la filosofia occidentale subì un forte rallentamento aggravata dalla perdita di gran parte delle opere dell'antichità classica e la pressoché dimenticanza del greco antico. Solo i monasteri poterono porsi come argine a questa scomparsa della cultura passata, mentre i pochi pensatori in attività, salvo alcune eccezioni, non riuscivano a produrre opere che potessero distinguersi per originalità e profondità concettuale. Diversa fu la situazione nel mondo islam che invece tra il VII e il XIII secolo visse la sua epoca d'oro. Qui, a partire dal IX secolo sotto la dinastia abbaside, tornarono a circolare le opere dell'antichità classiche, tradotte in arabo, che erano scomparse in Occidente. al-Kindi è conosciuto per essere stato il primo dei filosofi peripatetici musulmani che, quindi, aprì la strada ad un pensiero che conciliava sapere antico e religione islamica. L'apice della filosofia islamica del tempo venne raggiunta con Avicenna (XI secolo) e Averroè (XII secolo) i cui commenti ad Aristotele avranno un vastissimo eco anche in Occidente.

In Occidente una prima rinascita culturale si ebbe con l'istituzione, intorno al 780, della Schola Palatina voluta da Carlo Magno e diretta da Alcuino di York. Ma bisognerà aspettare l'XI secolo e Anselmo d'Aosta per tornare ad avere un vero protagonista del pensiero occidentale. Anselmo è anche considerato uno dei precursori della filosofia scolastica, la filosofia cristiana che contraddistinse più di ogni altro il periodo medievale. Cresciuta durante il rinascimento del XII secolo all'interno delle scuole cattedrali trovò il suo apice con l'istituzione delle prime università medievali nel XIII secolo. I filosofi scolastici si occuparono soprattutto di conciliare la fede con la ragione ricorrendo ai testi antichi in loro possesso e al metodo della disputatio. L'apice della filosofia medievale si ebbe nel XIII secolo quando vi fu il recupero delle opere di Aristotele nell'Occidente latino, mediate dagli autori arabi, e la successiva maestosa opera di armonizzazione con la dottrina cristiana operata da Tommaso d'Aquino. Nel secolo successivo il pensiero medievale iniziò un lento declino mentre si andava ad affermare l'Umanesimo che spalancherà le porte alla filosofia rinascimentale.


From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne