Filostrato (poema)

Filostrato
Titolo originaleFilostrato
Un codice del Filostrato
AutoreGiovanni Boccaccio
1ª ed. originaletra il 1337 e il 1339
Generepoemetto
Lingua originaleitaliano

Il Filostrato è un poemetto giovanile dello scrittore Giovanni Boccaccio; secondo una non corretta etimologia "vinto d'amore" (in effetti il significato è "l'amante degli eserciti".[1])

L'opera, composta da Boccaccio durante il soggiorno napoletano probabilmente nel 1335[2], è scritta in ottave e narra di Troiolo (Troilo), ultimo figlio di Priamo, e del suo amore, ricambiato, per Criseide, figlia del sacerdote di Apollo Crise. Durante uno scambio di prigionieri però, la giovane donna si reca al campo dei greci accompagnata dall'eroe acheo Diomede: Troiolo, temendo che Criseide l'abbia tradito, si appresta a vendicarsi su Diomede, ma viene prima ucciso da Achille.

La materia narrativa è tratta dal Roman de Troie, romanzo francese del XII sec. di Benoit de Sainte-Maure. Al centro della vicenda non stanno tanto le vicende belliche quanto l'esperienza amorosa del protagonista e i suoi risvolti psicologici, in cui si rispecchiano, come dichiarato nel proemio, le vicende dello stesso autore.

Boccaccio riprenderà il nome dell'opera assegnandolo ad uno dei dieci narratori del Decameron.

  1. ^ Nomi
  2. ^ Giovanni Boccaccio, Caccia di Diana: Filostrato, a cura di Vittore Branca, Mondadori, 1990, p. 47-49, ISBN 978-88-04-33163-6. URL consultato il 14 gennaio 2021.

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