Floema

Sezione trasversale del fusto di una pianta di lino: 1. Midollo 2. Protoxilema 3. Metaxilema 4. Floema 5. Sclerenchima 6. Corteccia 7. Epidermide

Nelle piante vascolari, il floema (o libro) è un complesso di tessuti viventi con una triplice funzione: trasporto o conduzione, riserva e sostegno. Vengono trasportati composti organici solubili prodotti durante la fotosintesi, in particolare il saccarosio.[1]

Negli alberi, il floema è lo strato più interno della corteccia, da cui deriva il nome, che proviene dalla parola greca per corteccia, φλοιός (Floios). Il termine fu introdotto da Nägeli nel 1858.[2][3]

A differenza delle cellule xilematiche, quelle del floema sono vive a maturità (ad eccezione degli elementi sclerenchimatici), sebbene manchino di alcuni importanti organuli quali il nucleo, l'apparato del Golgi, il citoscheletro ed i ribosomi. Inoltre, le pareti cellulari non presentano lignificazione e sono dotate di aree porose rivestite di callosio per permettere la connessione citoplasmatica tra una cellula e l'altra.

  1. ^ Sylvie Lalonde, Daniel Wipf e Wolf B. Frommer, Transport mechanisms for organic forms of carbon and nitrogen between source and sink, in Annual Review of Plant Biology, vol. 55, 2004, pp. 341–372, DOI:10.1146/annurev.arplant.55.031903.141758. URL consultato il 9 marzo 2018.
  2. ^ (EN) Nägeli, Carl,, Leitgeb, Hubert, e Schwendener, S., Beiträge zur wissenschaftlichen Botanik /, Heft 1, 1858-1868. URL consultato il 9 marzo 2018.
  3. ^ (EN) Roger Buvat, Ontogeny, Cell Differentiation, and Structure of Vascular Plants, Springer, Berlin, Heidelberg, 1989, pp. 287–368, DOI:10.1007/978-3-642-73635-3_10, ISBN 9783642736377. URL consultato il 9 marzo 2018.

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