Fluorometano | |
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Nome IUPAC | |
Fluorometano | |
Nomi alternativi | |
Fluoruro di metile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH3F |
Massa molecolare (u) | 34,03 |
Aspetto | Gas incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 209-796-6 |
PubChem | 11638 |
SMILES | CF |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 2,295 g/L |
Temperatura di fusione | −141,8 °C (131,4 K) |
Temperatura di ebollizione | −78,2 °C (195,0 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 220 - 280 |
Consigli P | 210 - 377 - 381 - 403 [1] |
Il fluoruro di metile[2] o fluorometano è un alometano monosostituito e in particolare un alogenuro alchilico, avente formula CH3F ed è il primo dei fluoruri alchilici. È anche il più semplice degli idrofluorocarburi e può essere considerato l'estere metilico dell'acido fluoridrico. Come fluido refrigerante è commercialmente noto anche con le sigle Freon-41 e HFC-41.[3]
A temperatura ambiente si presenta come un gas incolore, dall'odore etereo molto tenue; è lievemente più denso dell'aria e facilmente liquefacibile (Tcr = 44,6 °C); è estremamente infiammabile e, se rilasciato in aria, può formare con essa miscele esplosive.[3][4] È moderatamente solubile in acqua (0,667 mol/L).[5] Non è classificato come tossico, ma può avere effetti narcotici se inalato in concentrazioni elevate.[3]
Dato che il fluoruro di metile non contiene atomi di cloro o alogeni seguenti, non è ritenuto dannoso per la fascia di ozono nella stratosfera ed ha pertanto un valore di ODP nullo; è tuttavia una sostanza potenzialmente dannosa se liberata nell'ambiente a causa dell'elevato indice GWP, pari a 116 unità (AR 5).[6]