Fosgene | |
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Nome IUPAC | |
Dicloruro di carbonile | |
Nomi alternativi | |
cloruro di carbonile cloroformilcloruro dicloroformaldeide ossicloruro di carbonio | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | COCl2 |
Massa molecolare (u) | 98,92 |
Aspetto | gas incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-870-3 |
PubChem | 6371 |
SMILES | C(=O)(Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,42 (a 8 °C) |
Temperatura di fusione | −118 °C (155 K) |
Temperatura di ebollizione | 8 °C (281 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −219,1 |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | −204,9 |
S0m(J·K−1mol−1) | 283,5 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 57,7 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 330 - 314 - 280 - EUH071 |
Consigli P | 260 - 280 - 304+340 - 303+361+353 - 305+351+338 - 315 - 405 - 403 [1] |
Il fosgene (o cloruro di carbonile) è un composto semplice del carbonio (IV) in cui l'atomo C è unito con legame doppio all'ossigeno e con due legami singoli al cloro; la sua formula molecolare è quindi COCl2.[2] Da un punto di vista sistematico è un ossicloruro di carbonio, intermedio come composizione tra CO2 e CCl4 e rappresenta anche il dicloruro dell'acido carbonico.
A temperatura ambiente è un gas incolore, non infiammabile, più pesante dell'aria (≈ 3,4 volte), estremamente tossico e aggressivo, dal tipico odore di fieno ammuffito; tecnicamente è un vapore e viene commercializzato in bombole come gas liquefatto.[3]
È una specie elettrofila che reagisce già con un nucleofilo debole come l'acqua, o anche solo con l'umidità dell'aria, formando un addotto che poi si decompone velocemente producendo acido carbonico e acido cloridrico.[4]
È un prodotto di sintesi, ma piccole quantità possono formarsi in natura dalla decomposizione e dalla combustione di composti organici contenenti cloro, ad esempio il cloroformio.[5]
Durante la prima guerra mondiale è stato impiegato come arma chimica.