La frammentazione ambientale o frammentazione degli habitat è quel processo dinamico, solitamente di origine antropica, che divide un ambiente naturale in frammenti più o meno disgiunti tra loro riducendone la superficie originaria. È un processo che cresce su scala globale, legato all'aumento vertiginoso della popolazione umana che necessita di nuove terre da coltivare, di ampliare i centri urbani e le vie di comunicazione (Farina, 2001).
La scomparsa degli habitat e la frammentazione di quelli residui, costituiscono una delle principali minacce alla biodiversità (Hanski, 2005); entrambi i processi agiscono spesso in concerto e non sempre sono facilmente discriminabili l'uno dall'altro (Lindenmayer & Fischer, 2006). Le conseguenze più catastrofiche si registrano negli ambienti tropicali soprattutto perché le specie tropicali si adattano più difficilmente ai cambiamenti ambientali rispetto alle specie di habitat dei climi temperati. Per fare un esempio, in Brasile, le attività antropiche hanno distrutto il 95% dell'originaria foresta pluviale atlantica; in Australia occidentale, l'agricoltura ha ridotto a meno del 10% la vegetazione originaria (Yahner, 1988; Tscharntke et al., 2002). Simili perdite si verificano già in tutto il mondo e interessano tutti i livelli della diversità biologica (Henle et al., 2004; WWF, 2004).