Francesco I di Francia | |
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Francesco I di Francia ritratto da Jean Clouet nel 1527-1530 circa, Museo del Louvre | |
Re di Francia | |
In carica | 1º gennaio 1515 – 31 marzo 1547 (32 anni e 89 giorni) |
Incoronazione | Cattedrale di Reims, 25 gennaio 1515 |
Predecessore | Luigi XII |
Successore | Enrico II |
Duca di Milano | |
In carica | 11 ottobre 1515 – 24 febbraio 1525 |
Predecessore | Massimiliano Sforza |
Successore | Francesco II Sforza |
Nome completo | francese: François d'Angoulême italiano: Francesco d'Angoulême |
Altri titoli | Conte d'Angoulême (1496-1515) |
Nascita | Castello di Cognac, 12 settembre 1494 |
Morte | Castello di Rambouillet, 31 marzo 1547 (52 anni) |
Luogo di sepoltura | Necropoli reale della basilica di Saint-Denis |
Casa reale | Valois-Angoulême |
Dinastia | Capetingi |
Padre | Carlo di Valois-Angoulême |
Madre | Luisa di Savoia |
Coniugi | Claudia di Valois Eleonora d'Asburgo |
Figli | Luisa Francesco Carlotta Enrico Maddalena Carlo Margherita |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Francesco I di Francia (nato François d'Orléans; Cognac, 12 settembre 1494 – Rambouillet, 31 marzo 1547) fu re di Francia dal 1515 fino alla sua morte. Figlio di Carlo di Valois-Angoulême e di Luisa di Savoia, fu il primo della dinastia regale dei Valois-Angoulême, che si estinguerà nel 1589 con la morte del nipote Enrico III. Succedette sul trono di Francia a suo cugino e suocero Luigi XII, che era morto senza lasciare figli maschi.
Prodigo mecenate delle arti, diede un forte impulso al Rinascimento francese, attirando nel castello di Chambord molti artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci. Il regno di Francesco vide importanti cambiamenti culturali con l'ascesa della monarchia assoluta in Francia, la diffusione dell'umanesimo e del protestantesimo e l'inizio dell'esplorazione francese del Nuovo Mondo. Jacques Cartier, Giovanni da Verrazzano e altri esploratori rivendicarono terre nelle Americhe per la Francia e spianarono la strada all'espansione del primo impero coloniale francese.
Per il suo ruolo nello sviluppo e nella promozione di una lingua francese divenne noto come “Le Père et Restaurateur des Lettres” (il "Padre e Restauratore delle lettere").[1] Fu anche conosciuto come “François du Grand Nez” ("Francesco dal grande naso") e “Le Roi-Chevalier” ("il Re Cavaliere")[1] per via del suo coinvolgimento personale nelle guerre, partecipazione che gli costò anche la prigionia a Madrid in seguito alla sconfitta nella battaglia di Pavia.
Seguendo la politica dei suoi predecessori, Francesco continuò le guerre italiane. Interessato ai territori del Ducato di Savoia e al controllo del Ducato di Milano, l'obiettivo principale era quello di indebolire Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero, titolo quest'ultimo conteso proprio tra il francese e l'Asburgo. Allo scopo di fronteggiare l'egemonia del rivale, cercò dapprima il sostegno di Enrico VIII d'Inghilterra nell'incontro del campo del Drappo d'Oro e, successivamente, formò un'alleanza franco-ottomana con il sultano musulmano Solimano il Magnifico, una mossa controversa per un re cristiano dell'epoca.[2]