Francesco Zoppi (Verona, 1733 – 1799) è stato uno scultore italiano, introdotto all’arte della scultura da Giovanni Angelo Finali e divenuto uno dei più importanti scultori veronesi della sua epoca[1]. Data la fama che raggiunse venne chiamato a lavorare in diverse chiese della provincia scaligera e in altre città, in particolare a Rovigo e Ferrara. Si dilettò a scolpire, oltre che il marmo, il legno e l'avorio e fu buon plasticatore. Morì all'età di 66 anni lasciando due figli maschi e due femmine che dal punto di vista professionale e artistico non seguirono le orme paterne.[2]