Francesco de Pinedo | |
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Francesco de Pinedo in divisa da generale di brigata aerea | |
Nascita | Napoli, 16 febbraio 1890 |
Morte | New York, 2 settembre 1933 |
Cause della morte | incidente aereo |
Dati militari | |
Paese servito | Regno d'Italia |
Forza armata | Regia Marina Regia Aeronautica |
Corpo | Corpo di stato maggiore della Marina Militare |
Reparto | Vittorio Emanuele (nave da battaglia) Intrepido (cacciatorpediniere 1913) Indomito (cacciatorpediniere 1913) |
Anni di servizio | 1908 - 1933 |
Grado | Generale di divisione aerea |
Guerre | Guerra italo-turca Prima guerra mondiale |
Campagne | Fronte italiano (1915-1918) |
Comandante di | 256ª Squadriglia 3ª Zona Aerea Territoriale |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Accademia Navale |
dati tratti da Grande enciclopedia aeronautica[1] | |
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Francesco de Pinedo (Napoli, 16 febbraio 1890 – New York, 2 settembre 1933) è stato un aviatore e generale italiano, distintosi brillantemente come aviatore nel corso della prima guerra mondiale, dove fu decorato con tre medaglie d'argento, una croce di guerra al valor militare, e una medaglia di bronzo al valore di Marina. Insignito della croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia, fu un noto trasvolatore nel corso degli anni venti. Nominato sottocapo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica, entrò in forte dissidio con Italo Balbo e dovette dimettersi dall'incarico. Perse la vita nel tentativo di compiere un volo in solitaria dalla lunghezza record di 6 300 miglia da New York a Baghdad.