Franciscus Van den Enden

La firma di Franciscus Van den Enden.

Franciscus Van den Enden (anche con la grafia van den Enden[1]; Anversa, 4 o 5 febbraio 1602Parigi, 27 novembre 1674) è stato un gesuita, medico, poeta, mercante d'arte, insegnante, filosofo e cospiratore fiammingo.

Dopo aver ricevuto un'educazione religiosa ed essere entrato nella Compagnia di Gesù, ne fu allontanato poco più che trentenne per ragioni non del tutto chiare; cominciò quindi a lavorare come mercante d'arte prima ad Anversa, quindi ad Amsterdam. In seguito a difficoltà finanziarie chiuse il suo negozio di libri e manufatti artistici per aprire, sempre ad Amsterdam, una scuola di latino, la quale ebbe un grande successo; vi studiò, tra gli altri, Baruch Spinoza, l'influenza di Van den Enden sul quale fu probabilmente significativa (benché la questione sia oggetto di dibattiti tra gli studiosi).

Van den Enden, fine intellettuale e pensatore politico, espresse in alcune delle sue opere posizioni innovative e radicali, propugnando un ideale democratico e repubblicano molto moderno che, anche per il rifiuto che implicava nei confronti delle ingerenze del potere religioso nella sfera politica, ha contribuito a far sì che la figura di Van den Enden sia annoverata tra i precursori dell'Illuminismo.

Verso la fine della sua vita Van den Enden, trasferitosi a Parigi, fu coinvolto in un complotto per eliminare Luigi XIV di Francia, al quale aderì in parte per via dei suoi sentimenti anti-assolutistici, in parte per difendere la Repubblica delle Sette Province Unite dalla politica espansionistica del sovrano francese. La congiura venne però scoperta e Van den Enden fu impiccato all'età di 72 anni.

  1. ^ il suo cognome è anche scritto con le grafie 'Van den Ende', 'Van den Eijnde', 'Van den Eijnden', 'Van den Eynde'

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